Oggi 8 marzo, festa della donna, nei Centri trasfusionali dell’ospedale Apuane di Massa e dell’ospedale di Pontremoli, è in corso – fino al pomeriggio – la raccolta di sangue e di plasma nell’ambito del “Plasma Day”.
“E’ un’occasione – spiega la direttrice della struttura Anna Baldi – per dare la possibilità di donare anche a chi ha difficoltà di donazione al mattino. Il percorso della donazione, in particolare quello della donazione femminile, è pieno di ostacoli anche per la necessità di conciliare i tempi di vita e lavoro. Questo aspetto è importante perché le donne, soprattutto dopo i 35 anni, hanno in generali maggiori impegni di cura della famiglia e degli anziani rispetto agli uomini. Per questo serve la massima attenzione da parte dei Centri trasfusionali e delle associazioni per favorire la puntuale prenotazione e per facilitare il loro accesso, lavorando anche sulla flessibilità degli orari. E’ un aspetto che riguarda tutti i donatori, ma ha molta rilevanza per le donne”.
“Come la medicina di genere – continua la dottoressa Baldi – anche la donazione ha una declinazione di genere ed è personalizzata secondo le caratteristiche dei donatori. Infatti proprio le caratteristiche fisiche femminili, con peso inferiore e valori più bassi di emoglobina, avvicinano maggiormente la donna alla plasmaferesi. Non a caso più della metà delle donazioni di plasma che registriamo nel nostro Servizio trasfusionale provengono dalle donne. Anche per questo promuoviamo nei Centri trasfusionali della provincia circa 20 aperture pomeridiane all’anno, i Plasma Day, molto gradite dalle donne per le proprie esigenze organizzative”.
Negli ospedali oltre alla donazione di sangue, che è una necessità quotidiana per garantire l’ attività sanitaria del Pronto soccorso, delle Chirurgie, dell’alta specialità cardiochirurgica, dell’Oncologia e di molte altre specialità mediche, viene effettuata la donazione di Plasma.
La donazione di plasma, plasmaferesi, è però importante quanto come quella del sangue.
“Tutti i gruppi sanguigni – precisa ancora Anna Baldi – sono necessari per la donazione di plasma, 0,A,AB,B; in particolare il gruppo AB è un gruppo sanguigno universale per il plasma, cioè può essere distribuito a tutti i pazienti indipendentemente dal gruppo sangue.
Dal plasma, avviato al frazionamento industriale, si estraggono: gli emoderivati, come l’albumina; i fattori della coagulazione, cioè farmaci per la cura di tutti quei pazienti che soffrono di patologie legate ai deficit di fattori della coagulazione, come l’emofilia, le malattie emorragiche congenite; inoltre, le immunoglobuline per il trattamento delle immunodeficienze congenite o acquisite e la cura di malattie neurologiche”.