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Nursind: "Infermieri del 118 non sono tutelati da sirene e lampeggianti"

Riceviamo e pubblichiamo:
Alla luce dei fatti di cronaca degli ultimi giorni, NurSind Massa Carrara esprime piena solidarietà alla collega infermiera del 118 di Massa Carrara la quale, mentre era in servizio alla guida dell’automedica, ha fatto un incidente a causa del quale è stata condannata a 2 anni di reclusione e pena economica.
Tali fatti devono subito fare aprire una riflessione, è impensabile pensare che sirene e lampeggianti potessero mettere al sicuro gli infermieri del 118.
A questi ultimi è stato affidato,dall’Azienda Toscana Nord Ovest, un’elevata responsabilità, ovvero la guida per la quale non è prevista nessuna tutela giuridica.
Ad oggi, la nuova Legge Regionale 83/2020 definisce che l’equipaggio dell’auto medica aziendale sia composto da:
-Medico;
-Infermiere;
-Soccorritore di livello avanzato.
Purtroppo, ancora non vi è nessuna normativa che costringe l’Azienda ad attivare l’autista soccorritore all’interno delle nostre auto mediche.
Secondo Nursind, tale impianto normativo regionale espone a rischio la figura dell’infermiere, anche in conseguenza alle nuove norme per l’omicidio e le lesioni stradali.
Più volte abbiamo rimarcato che l’infermiere rischia costantemente di perdere la propria patente di guida, nei migliori dei casi.
Tali rischi non sono nemmeno compresi nelle responsabilità e nelle competenze che il profilo professionale espleta.
Veniamo quindi a rimarcare, per l’ennesima volta, che l’infermiere non è un autista e che la Regione deve mettere in piedi un impianto normativo il quale tuteli gli infermieri o, in alternativa, che questa attività sia svolta da personale specifico. Per dare un seguito alle nostre posizioni, ci impegneremo sin da subito a far attivare dei tavoli di confronto a livello Aziendale e Regionale per dare tutela agli infermieri del 118.
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