Dopo l’attacco di Francesco Mazzoni (Pd Pontremoli), il sindaco di Mulazzo Claudio Novoa, recentemente candidato alle regionali con Italia Viva risponde alle critiche che gli sono state mosse sul proprio profilo Facebook.
“Anzitutto premetto che non ho mai dichiarato che a Villafranca Italia Viva ha appoggiato Bellesi, anche perché non è stato fatto nessun accordo elettorale. Ribadito questo, leggendo l’intero articolo apparso sul Tirreno senza limitarsi al titolo, come accade invece molto spesso, si sarebbe compreso il ragionamento che volevo esprimere in quel contesto e che qui ripeto, senza aggiunte giornalistiche.
“La vittoria di Bellesi è stata netta e plebiscitaria perché si è dimostrato un buon amministratore, vincolato ad una seria e valida proposta politica.
Seppure provenienti da storie politiche differenti, con Filippo Bellesi abbiamo condiviso diverse battaglie per l’interesse delle nostre comunità quali la ricostruzione del ponte a Pontemagra con ottimi risultati.
A Villafranca sono state presentate liste civiche con candidati provenienti da sensibilità diverse in ogni schieramento per rappresentare un proprio progetto di governo. Il risultato del voto esprime un giudizio netto e chiaro sul sindaco Bellesi e sulla sua proposta.”
Chiunque strumentalizzi le mie parole per esprimere giudizi, farebbe meglio a dedicarsi a riflessioni sul perché si perdono le elezioni o si perdono così tanti voti, magari facendo un po’ di autocritica”.
“Questo è il grande limite di una parte della sinistra, pronta sempre a fare processi per distruggere e denigrare, cercando solo giustificazioni al proprio fallimento”, ha aggiunto Novoa.
“A chi mi consiglia strade da percorrere – prosegue il Sindaco -, rispondo che si preoccupi della propria strada e soprattutto di capire in quale direzione voglia andare finalmente, considerate l’ indecisione e incertezza non solo degli ultimi tempi ma anche del passato.
Peraltro, se le questioni morali sono fortunatamente demandate ad altra sede (almeno la velleità di sporgersi dall’altare ce la risparmiano), le questioni politiche vengono illustrate perdendo il senso ultimo della cosa e cioè che, alla fine, la politica è anche tensione dialettica fra posizioni diverse con approccio costruttivo e rispettoso. In questo modo vivo i rapporti non solo all’interno del consiglio comunale ma con tutta la comunità.
Insomma, bastava non farsi distrarre dalla propria voglia di ricavare uno spazio e un ruolo per riuscire ad osservare questo come un punto di forza piuttosto che di debolezza.
Confido nel tempo che è sempre galantuomo e restituisce tutto a tutti; ho avuto già il piacere di sperimentarlo e sarà così anche in futuro”.