Era in programma da tempo a Marina di Carrara il seminario territoriale della rete degli RLS dell’Azienda USL Toscana nord ovest, ma l’incontro tenutosi l’8 aprile nella sala conferenze dell’Autorità di sistema portuale ha inevitabilmente assunto un tono diverso: l’intera platea ha rivolto un pensiero commosso alla recente tragedia di Lido di Camaiore, dove l’imprenditore Paolo Mariottoni ha perso la vita, schiacciato da una lastra di vetro. Una morte sul lavoro che ha colpito profondamente l’intera comunità, tanto da essere definita dalla direttrice del Dipartimento Prevenzione Roberta Consigli come “sconvolgente e inspiegabile”.
Mariottoni, ingegnere stimato e residente nella zona di Massa, era noto per la sua competenza e dedizione, il che rende ancora più drammatica una scomparsa che solleva interrogativi sull’efficacia delle misure di prevenzione. Ed è proprio sul tema della “percezione del rischio” che la dottoressa Consigli ha voluto porre l’accento, evidenziando come essa sia oggi troppo spesso sottovalutata, anche in contesti lavorativi in apparenza controllati.
L’evento, moderato da Angela Papa, si è aperto con i saluti istituzionali della coordinatrice del Gruppo regionale Rete RLS, Stella Lanzilotta, in rappresentanza della Direzione Sanità della Regione Toscana. Successivamente sono intervenuti Andrea Cini, con una relazione sulla valutazione dei rischi, Luigi Pietro Bellucci sul ruolo del medico competente e Stefano Bonni sul contributo fondamentale degli RLS.
Come sottolineato dai relatori, la sicurezza sul lavoro non può prescindere da una valutazione approfondita e condivisa di tutti i rischi presenti in azienda. Le normative parlano chiaro: solo attraverso un’effettiva collaborazione tra datore di lavoro, RSPP, medico competente e rappresentanti dei lavoratori si può arrivare a implementare misure di prevenzione efficaci e durature. Tuttavia, proprio questo elemento di partecipazione risulta spesso debole o mancante, lasciando spazio a criticità che possono trasformarsi in tragedie.
Nel corso della giornata si è dunque aperto un confronto diretto tra gli operatori dei PISLL della USL Toscana nord ovest e i rappresentanti dei lavoratori, con l’obiettivo di condividere esperienze concrete, analizzare casi reali e immaginare strategie per superare le difficoltà operative che ancora oggi ostacolano la piena attuazione della sicurezza in azienda.
Il seminario si è così trasformato, inevitabilmente, in un momento di riflessione collettiva. Una risposta concreta, seppur dolorosa, a un lutto che impone una sola direzione: fare in modo che simili tragedie non si ripetano più.