L’Associazione “Le Maestà di Montereggio” presenta la nuova iniziativa, resa possibile grazie alla donazione del 5×1000 di tanti montereggini e non, che mira al recupero conservativo di uno dei manufatti simbolo di Paese dei Librai, il monumento al libraio errante. Un’idea che non si limita solo al restauro ma che rientra in un più ampio e pluriennale progetto, in collaborazione con la locale Pro Loco del Paese e l’Istituto Comprensivo “G. Tifoni”, volto alla ricostruzione di un’opera d’arte e alla valorizzazione della sua storia, delle sue vicende e del contesto che l’hanno resa e la rendono una straordinaria testimonianza della diffusione della cultura italiana grazie all’instancabile impegno dei librai di una così piccola comunità quale è Montereggio.
Sin dal 2013, l’Associazione “Le Maestà di Montereggio” è impegnata a sensibilizzare privati ed imprese per la tutela e rivalorizzazione del diffuso patrimonio storico-artistico del territorio. Un’attività iniziata con il recupero delle numerose Maestà e delle loro edicole e del relativo antico “Cammino delle Maestà”, proseguito con il ritrovamento di testimonianze della Grande Guerra e il restauro della prima fontana pubblica presente in Montereggio, che permise nel lontano 1903 di avere l’acqua nel paese.
Nel 1953, durante i lavori del 2° Congresso, il libraio Lorenzo Rifreschi propose l’idea, accolta all’unanimità, di erigere in Montereggio un monumento ai librai. Il manufatto, in marmo bianco di Carrara dello scultore Rossi, si rifà ad un’incisione della prima metà del ‘600, dell’artista Annibale Carraci, raffigurante un venditore ambulante con la gerla piena di libri. Un’opera che, nel corso del 2018, è diventata il simbolo di Montereggio e della storia dei suoi librai nel mondo della cultura e del libro nel Paese del Sol Levante.
L’attività di ripristino verrà eseguita, sotto il controllo Enti Sovrintendenza BAPSAE di Lucca e Massa Carrara, e sarà affidata ad una ditta specializzata, autorizzata dalla soprascritta Soprintendenza. Le Restauratrici Marzia e Silvia utilizzeranno particolari tecniche che consentiranno di reintegrare le parti lacunose in modo che sia quasi impossibile distinguere la parte originale da quella restaurata.
L’Associazione ringrazia i tanti mecenati che attraverso erogazioni liberali o il versamento del 5×1000, hanno permesso di tutelare e valorizzare questo patrimonio che è un bene comune appartenente a tutti e danno appuntamento, sin da ora, a sabato 20 luglio a Montereggio, per l’inaugurazione del recupero conservativo di questo pezzo della “nostra” storia.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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