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Mondo, Dopo le dimissioni di Morales Jaenine Áñez si dichiara presidente ad interim della Repubblica Boliviana

Si è dichiarata presidente ad interim della Repubblica di Bolivia la vicepresidente del Senato Jeanine Áñez del partito di Unidad Democratica, fino a pochi giorni fa all’opposizione nel parlamento boliviano dove il partito dell’ex presidente Evo Morales Movimento al Socialismo deteneva i due terzi delle preferenze.
A dare la notizia il quotidiano El Deber che spiega anche che Morales dal suo esilio in Messico ha dichiarato che la nomina in realtà è un’autoproclamazione avvenuta senza la presenza dei parlamentari del Mas quindi senza quorum. Morales ha poi proseguito affermando che si tratta di un golpe.
“Mi impegno a prendere tutte le misure necessarie per pacificare il Paese ” , ha affermato Áñez dopo due falliti tentativi di sessioni nelle Camere Alta e Bassa, sospesi per mancanza del quorum. Questo lo riferisce sempre il quotidiano boliviano El Deber, che spiega inoltre che il suo mandato temporaneo è quello di garantire le istituzioni dello Stato e procedere immediatamente alla riorganizzazione dell’organo elettorale plurinazionale (UEB), in modo tale da indire nuove elezioni generali per il 22 gennaio 2020. Jeanine Áñez ha 52 anni, è un’avvocatessa e senatrice della Bolivia dal 2010. I primi riconoscimenti ufficiali alla presidenza Anez sono arrivati dal ministro degli esteri brasiliano Ernesto Araujo e da Juan Guaidò, anche lui autoproclamato presidente ad interim del Venezuela.
Le dimissioni di Evo Morales, eletto nel 2006 per la prima volta, sono arrivate il 10 novembre scorso a seguito di settimane di dure proteste nel suo Paese.
Infatti il 20 ottobre scorso nel corso delle elezioni nazionali Morales per riconfermare il quarto mandato presidenziale avrebbe in qualche modo fatto pressioni perchè il conteggio delle schede risultasse a suo favore contro lo sfidante Carlos Mesa, che con uno scarto inferiore al 10% delle preferenze su Morales avrebbe potuto accedere al secondo turno e battere l’attuale presidente.
Pare che il conteggio delle schede sia stato interrotto all’84% degli scrutini e che solo 24 ore dopo sia stato annunciato che Morales aveva il 10,1% di preferenze in più rispetto a Mesa. A seguito delle osservazioni dell’Organizzazione degli stati americani (Osa) che avrebbero denunciato una chiara manipolazione del conteggio elettorale, arrivate proprio domenica 10 novembre, Morales ha rassegnato le dimissioni accogliendo l’offerta di asilo politico giunta dal Messico.

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