Il 28 settembre scorso due cittadine si sono presentate presso la caserma di Polizia di via Nazario Sauro per denunciare che pochi minuti prima erano rimaste vittime di una truffa. All’arrivo della Volante, le due trentenni hanno raccontato che alcuni giorni prima avevano letto un’inserzione relativa alla locazione di un appartamento in La Spezia apposta su un noto portale di affitti on line e, dopo aver preso contatti telefonici, avevano fissato un appuntamento per la visione dell’immobile.
Sul posto, dopo aver osservato l’appartamento, decidevano di concludere l’accordo con il presunto locatore; in tale circostanza il locatore, dopo essersi presentato, richiedeva una caparra di 1000 euro e sottoscriveva una sorta di scrittura privata in cui dichiarava di ricevere tale somma dalle due donne.
Assalite però da alcuni dubbi, hanno richiesto all’uomo di poter visionare almeno un suo documento per potersi sincerare sulla sua reale identità; questi forniva loro una patente di guida su cui però erano riportati dati anagrafici differenti da quelli con cui si era pre-sentato e con cui aveva sottoscritto la scrittura privata.
Le due giovani, allarmate dal fatto di poter essere incorse in una truffa, richiedevano la restituzione del denaro, ma in risposta ottenevano la restituzione di soli 650€ in quanto il loro interlocutore dichiarava che avrebbe trattenuto il resto per “il disturbo” arrecato. Le donne hanno deciso quindi di chiamare il 112 NUE, invitando l’uomo ad attendere sul posto l’arrivo delle Forze dell’Ordine per chiarire il tutto, ma questi si è dato alla fuga lasciandole da sole nell’appartamento.
Gli agenti della Squadra Volante, giunti sul posto, sono tornati nell’appartamento in questione e sono riusciti a rintracciare l’autore della truffa il quale, ormai scoperto, ammetteva di non essere il proprietario dell’immobile ma solo il locatario, di aver inserito l’annuncio sul sito internet, di aver organizzato l’incontro ed aver sottoscritto la scrittura privata mostrata dalle due giovani, ma di aver ricevuto solo la somma di 750€ e di averla totalmente restituita.
Accompagnato presso gli uffici della Questura, la persona risultata essere uno spezzino trantaquattrenne, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di truffa.
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Mette in atto una truffa a due donne: rintracciato e denunciato dalla Polizia

Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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