21 Novembre 2024, giovedì

Mercati, correzioni verso il basso in un trend rialzista

I mercati finanziari hanno registrato una correzione al ribasso la scorsa settimana, ma il trend generale rimane al rialzo. Wall Street è stata influenzata dalla diminuzione inattesa dell’indice PMI manifatturiero degli Stati Uniti, che indica la crescita o la diminuzione del settore (valori sopra o sotto i 50 punti). L’indice è sceso da 48,4 a 46,3 a giugno, indicando una tendenza al calo. Anche l’indice PMI dei servizi è diminuito, passando da 54,9 a 54,1. Gli indici PMI dell’Eurozona sono ancora più bassi: 43,6 per quello manifatturiero e 52,4 per i servizi.

Le recenti questioni russe e le incertezze sui tassi di interesse hanno contribuito all’incertezza sui mercati. La Federal Reserve ha temporaneamente sospeso i rialzi dei tassi, ma potrebbe riprenderli presto. Anche la Banca Centrale Europea (BCE) sta mostrando un atteggiamento aggressivo e ribadisce che continuerà ad aumentare i tassi. Tuttavia, l’approccio restrittivo della BCE solleva preoccupazioni sulle prospettive future e sul rischio di recessione.

Un’analisi condotta da Allianz Trade ha evidenziato che nonostante la diminuzione dei prezzi delle materie prime, i prezzi dei prodotti rimangono alti e non sembrano diminuire. La società si chiede se ci sia un’eccessiva inflazione da profitti e se alcune aziende stiano ancora trasferendo gli aumenti di costo ai consumatori, anche se non è più necessario. I margini di profitto delle imprese non finanziarie nell’Eurozona sono aumentati di recente, con l’agroalimentare che ha visto un significativo aumento dei margini di profitto. L’aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare petrolio e gas, ha influito sui prezzi al consumo, creando problemi per i consumatori e per i negozi tradizionali.

La questione del Mes (Meccanismo europeo di stabilità) suscita preoccupazioni riguardo ai poteri della BCE e ai rischi per i paesi più indebitati. La formulazione attuale del Mes potrebbe aprire la strada alla speculazione finanziaria e alla ristrutturazione del debito pubblico, con conseguenze negative sull’economia e sul sistema bancario. Il caso Eurovita, una compagnia assicurativa in crisi, ha richiesto l’intervento delle grandi banche e compagnie assicurative per evitare una crisi nel settore assicurativo.

È stato raggiunto un accordo per il salvataggio di Eurovita, società controllata da Cinven. Le principali compagnie assicurative italiane (Intesa Vita, Generali, Poste, Allianz e Unipol) la rileveranno per un importo simbolico e poi la divideranno in parti uguali. L’Ivass prorogherà il blocco dei riscatti per evitare rischi durante l’operazione. L’accordo permetterebbe di evitare un colpo fatale al settore assicurativo vita e di ripartire dai punti di forza, come la sicurezza dei fondi investiti.

Carlo Vedani
Carlo Vedanihttps://alicantocapital.com/
Collaboratore. Amministratore delegato di Alicanto Capital

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