Sono 132 i contratti aggiuntivi di formazione specialistica che la Regione Toscana ha deciso di finanziare a favore delle Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena (24 dei quali attraverso l’Azienda Usl Toscana Centro), con un impegno economico complessivo di oltre 16 milioni. Lo prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale.
Si tratta di 132 posti in più per le scuole di specializzazione in medicina e chirurgia che si aggiungono a quelli che ogni anno il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca assegna a ciascuna scuola, in base ad una disposizione dello stesso Miur che garantisce alle Regioni la possibilità di attivare contratti in aggiunta a quelli statali, compatibilmente con la capacità ricettiva delle singole scuole.
La delibera stabilisce inoltre che l’accesso ai contratti è riservato agli iscritti agli ordini dei medici della Toscana e chi ne usufruirà dovrà prestare la propria attività lavorativa per almeno 5 anni nelle strutture e negli enti del Servizio sanitario regionale toscano.
La scelta della Regione punta a rafforzare le specialità in cui, a seguito di un’analisi condotta nelle strutture del servizio sanitario regionale, si registrano o si prevedono, in prospettiva, carenze o comunque necessità di rinforzi, finanziando i posti disponibili non coperti dai contratti ministeriali in sette discipline considerate strategiche: anestesia e rianimazione, medicina e chirurgia d’urgenza, pediatria, radiodiagnostica, ostetricia e ginecologia, medicina interna e chirurgia generale.
Quest’anno i contratti attribuiti dal Miur alle Università toscane sono passati da 486 a 672, con un incremento che sfiora il 40%. Con i 132 contratti finanziati dalla Regione Toscana, i posti complessivi messi a disposizione dagli atenei toscani sono 804.
Per comprendere lo sforzo effettuato dalla Regione, si consideri che l’anno scorso erano stati finanziati 61 contratti: quest’anno, quindi, l’impegno è più che raddoppiato. Inoltre, la Toscana risulta essere, con 132, la Regione che ha approvato il maggior numero di contratti (per fare solo qualche esempio, la Lombardia ne ha attivati 85, il Veneto 90, l’Emilia Romagna 100).
La Regione e le Università toscane firmeranno a breve un accordo nell’ambito della rete formativa regionale, per sviluppare sinergie che valorizzino ulteriormente il processo formativo curriculare post laurea in ambito medico e consentano di rispondere alle attuali criticità nel reclutamento di competenze mediche specialistiche.