Mastrini: “Regione e Trenitalia raccolgano le richieste dei pendolari lunigianesi”

RedazioneLunigiana5 Dicembre 202491 Visualizzazioni

Dalla settimana prossima dovrebbe entrare in vigore il nuovo orario invernale di Trenitalia e dal territorio si fanno insistenti le richieste di modifiche che appaiono non più rinviabili.

“Il silenzio da parte di Trenitalia e di Regione Toscana lascia trasparire un certo disinteresse nei confronti dei pendolari lunigianesi – afferma il Sindaco di Tresana e Assessore alla Protezione Civile della Lunigiana, Matteo Mastrini -. Si tratterebbe di apportare al nuovo orario alcuni piccoli aggiustamenti in grado di produrre grandi benefici”.

In particolare il focus riguarda il treno regionale 19723 che passa a Villafranca in Lunigiana alle 6.50 e arriva a Vezzano Ligure alle 7.07: questo treno dovrebbe consentire a studenti e lavoratori provenienti dalla Lunigiana di prendere la coincidenza con il treno regionale 19343, in partenza dalla Spezia diretto a Pisa, con fermata a Vezzano Ligure alle 7.07, cosa molto complicata.

“I pendolari devono sperare che il treno in partenza dalla Spezia abbia qualche minuto di ritardo altrimenti rischiano seriamente di perderlo e di rimanere bloccati mezz’ora a Vezzano. In precedenza, fino ad ottobre, era il regionale proveniente da Borgo val di Taro a partire con qualche minuto di anticipo consentendo ai pendolari di salire sulla coincidenza in tempo”.

Sulla questione è intervenuto anche il Consigliere di Forza Italia in Regione Toscana, Marco Stella, rivolgendosi direttamente all’Assessore ai Trasporti, Stefano Baccelli: “L’atto, un’interrogazione a risposta scritta, – spiega Stella – è in Quarta Commissione e attendiamo di discuterlo. Vogliamo migliori collegamenti da tutte le province della Toscana verso il centro e chiediamo che la Regione dia risposte certe ai bisogni degli utenti”.

Dal canto suo Mastrini analizza cause e conseguenze dei disagi per i pendolari: “Un certo disinteresse per la Toscana delle cosiddette periferie è tangibile. Nella Città Metropolitana di Firenze ci sono treni ogni dieci minuti e la mobilità è semplicissima: ciò senza considerare gli investimenti PNRR per la tranvia. A noi invece vengono riservati servizi carenti che mettono in difficoltà tutte le persone che ne avrebbero bisogno: la conseguenza più frequente – sottolinea amareggiato Mastrini – è l’abbandono del territorio da parte di chi cerca servizi migliori. La scarsa qualità delle infrastrutture è, a mio avviso, uno dei fattori che determina lo spopolamento. Inutile parlare e legiferare sulla Toscana Diffusa quando non si compiono scelte essenziali, anche semplici da adottare, per migliorare i trasporti e la qualità della vita degli utenti”.

Stesse difficoltà nelle fasce pomeridiane, quando studenti e lavoratori dovrebbero rientrare in Lunigiana: “Abbiamo solo due treni diretti da Massa alla Lunigiana alle 12.29 e alle 17.14. Nel pomeriggio il vuoto: ci sono undici treni regionali che da Massa vanno direttamente alla Spezia, più due intercity e due frecce: nessuno di questi porta i passeggeri in Lunigiana, costringendoli a cambi estenuanti che mettono in difficoltà le famiglie. Questo quadro non può che essere figlio del disinteresse verso il nostro territorio”.

Mastrini fa appello a Trenitalia e alla Regione: “Chiediamo almeno due modifiche: una la mattina per coincidenza a Vezzano Ligure e l’altra al pomeriggio per avere un treno diretto in orario utile per il rientro in Lunigiana”.

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