“Più volte abbiamo sollecitato l’assessore Bezzini a fare nuove assunzioni – dichiara Enzo Mastorci segretario generale Cisl – Fp Toscana Nord -, ma lui continua a ripetere che il personale in Toscana è sufficiente. Sappiamo invece, che al Noa di Massa e anche nei distretti in tutta la provincia il personale è insufficiente per far fronte all’ordinario figuratevi se si dovesse affrontare una nuova emergenza sanitaria! Come si potrà gestire l’afflusso potenziale di turisti al Nuovo Ospedale delle Apuane e nei nosocomi della Lunigiana durante il periodo estivo se i dipendenti dovranno smaltire le ferie e non ci saranno dei rinforzi di personale? Non si può chiedere ulteriormente dei sacrifici ai dipendenti, già massacrati dagli ultimi due anni di pandemia”.
“La Regione non sblocca le assunzioni, perché secondo l’assessore Bezzini non ce n’è bisogno? Se quanto ci è stato riportato nei giorni scorsi, rispondesse al vero, rimaniamo senza parole – aggiunge Mastorci -, Bezzini infatti avrebbe detto che le assunzioni fatte sono anche troppe, che la spesa sanitaria è lievitata proprio per la spesa del personale e che da ora in poi al posto delle assunzioni si deve procedere alle riorganizzazioni con quello che abbiamo. Quindi sanità territoriale, case della salute, infermiere di famiglia, prevenzione, tutto a costo zero?”.
“Quando si parla di sforamento della spesa – aggiungono il responsabile Cisl-Fp regionale Giuliattini e Mastorci – perché è sempre colpa della spesa del personale? Le montagne di attività aggiuntiva per per abbattere le liste di attesa, o l’attività aggiuntiva dei medici, la spesa farmaceutica, i presidi anti covid, tamponi vaccini e così via, non vengono mai nominati come causa dei piani di rientro. Siamo a giugno e non siamo ancora stati chiamati dalle direzioni generali per discutere dei piani del fabbisogno di personale, né dei piani di privatizzazione che stanno compiendosi senza confronto e nel silenzio più assoluto, né di come verranno investiti i fondi del PNRR nelle ASL”.
“Così non si può andare avanti, non si può nascondere il problema della carenza di personale – concludono Giuliattini e Mastorci – procedendo gradualmente con esternalizzazioni di molti servizi attraverso gare di appalto onerose che peggiorano i servizi e la qualità del lavoro. Basti pensare all’appalto dei trasporti interni che costerà alla Regione circa 100 milioni di euro ed ha penalizzato operatrici e servizio. Questa politica della Sanità è inaccettabile. Vogliamo sapere che quale politica sanitaria vogliono attuare nei prossimi anni”.