L’Azienda USL Toscana nord ovest risponde punto per punto alle affermazioni del gruppo consiliare di Forza Italia di Massa sulla qualità dei servizi sanitari all’ospedale Apuane. L’intervento evidenzia infatti una visione distorta e non veritiera della situazione sanitaria nell’ambito territoriale di Massa Carrara.
“Sulla carenza di personale – sottolinea l’Asl – ribadiamo di essere consapevoli dell’esistenza di problematiche legate agli organici, a Massa Carrara non più che in altri territori, e per questo stiamo adottando tutte le misure possibili per superare le criticità. A livello aziendale, ad esempio, per rispondere alle improvvise esigenze emerse nel corso dell’estate, si è fatto ricorso in via d’urgenza all’inserimento di infermieri con contratti di tipo interinale. Sempre per infermieri, OSS e tecnici, per questo 2019 sono state garantite le coperture dell’incremento per le lunghe assenze e per lo smaltimento delle ferie legate ai pensionamenti programmati per l’estate e sul personale è stato siglato un accordo con i sindacati confederali.
Un discorso a parte merita la situazione del personale medico di Pronto Soccorso, ma anche di altre specialità (ortopedici, ginecologi, radiologi etc) che al momento si reperiscono con difficoltà. Negli ultimi mesi i nostri sforzi, insieme a quelli della Regione Toscana, si sono concentrati soprattutto sul Pronto Soccorso, con una serie di provvedimenti straordinari per il rafforzamento del personale in servizio nelle strutture di Emergenza Urgenza.
Da ribadire, comunque, che nell’ambito territoriale di Massa Carrara il personale è in aumento: al 30 aprile 2019 gli operatori in totale erano 2.568, contro i 2.558 del 31 dicembre 2018. Nei primi quattro mesi si erano infatti registrate 21 cessazioni e 29 assunzioni”.
“In merito alla situazione del Pronto Soccorso dell’ospedale Apuane – prosegue l’Asl – stante alcune carenze di organico comuni a tutti gli ospedali d’Italia, si ricorda che la Regione Toscana ha attivato percorsi ad hoc per il reperimento di personale medico per il sistema di emergenza urgenza regionale e, nonostante le relative difficoltà, l’organizzazione del Pronto Soccorso funziona, visto che – a fronte di un aumento di accessi (61.810 nel 2018 contro 56.739 nel 2016; 14.433 nel primo trimestre 2019 contro 13.944 dello stesso periodo del 2018) – i dati d’attività sono in miglioramento, come dimostrano la percentuale di accessi in codice giallo visitati entro 30 minuti (passata da 67,40% del 2017 a 74,51% del 2018) o la percentuale di accessi in codice verde visitati entro 1 ora (passata da 77,06% del 2017 a 79,14% del 2018).
Sono in costante miglioramento anche i dati più generali dell’ospedale Apuane, come il numero degli interventi chirurgici (passati da 14.323 del 2917 a 14.767 del 2018; da 4.943 dei primi 4 mesi del 2018 a 5.481 dei primi 4 mesi del 2019)”.
L’Asl risponde poi sulle liste di attesa, altra questione tirata in ballo dal gruppo consiliare di Forza Italia: “Anche in questo ambito abbiamo messo in atto una serie di azioni per far migliorare i tempi d’attesa di visite ed esami ambulatoriali: oltre a prestazioni aggiuntive, si sta effettuando un monitoraggio continuo, si sta rendendo più efficiente l’utilizzo delle macchine, allargando l’attività anche alla sera ed ai giorni festivi, e si sta appunto ottimizzando il rapporto con il privato accreditato (più prestazioni a parità di budget). Questo sta determinando un innegabile e riscontrabile miglioramento complessivo della situazione, anche se in alcuni limitati settori i risultati di queste azioni si potranno vedere solo in autunno per la presenza di code da smaltire”.
“Infine – chiude la Asl – sulle infezioni ospedaliere all’ospedale apuane, è in corso una querela della Asl e della Regione nei confronti del consigliere Benedetti per procurato allarme. Proprio per sgombrare il campo da dubbi e per evitare allarmismi nella popolazione, la Regione Toscana aveva istituito una commissione composta da esperti del settore che aveva appurato l’infondatezza di quanto affermato all’epoca da Benedetti, il quale aveva collegato impropriamente alcuni decessi a presunte infezioni contratte in ospedale. In tutte le strutture ospedaliere dell’Asl vengono tra l’altro messe in atto quotidianamente procedure particolareggiate per prevenire ogni singola tipologia di infezione trasmissibile”.