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Massa, bar vende alcolici a minori, sanzionato

Sanzionato bar-pizzeria del centro storico per somministrazione di alcolici a minori da parte dei poliziotti della Squadra Amministrativa della Questura di Massa.

Il titolare dell’esercizio pubblico ha servito un drink a base di super-acolici a un minore, nei confronti del quale non effettuato alcuna preventiva verifica del documento d’identità mirata a consentire l’acquisto o la somministrazione di alcoolici.
La giovane età non è però sfuggita ai poliziotti, che hanno proceduto immediatamente all’identificazione del minore e alla contestazione della relativa sanzione al titolare del locale. Nel mentre sono stati contattati i genitori del minore, che venivano invitati a presentarsi sul posto per procedere all’affidamento dello stesso.

La squadra amministrativa ha operato ad integrazione dei servizi predisposti con l’impiego di personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale presenti nella zona secondo la pianificazione disposta dall’ordinanza del Questore di Massa-Carrara, a seguito delle determinazioni adottate dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Le norme prevedono il divieto di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 18, e per il titolare di un esercizio commerciale è obbligatorio chiedere un documento d’identità ai ragazzi che vogliano acquistare o consumare alcolici, per accertare l’età del cliente. 

I titolari delle attività rischiano la sospensione della licenza e una denuncia penale in caso di somministrazione a minore degli anni 16 o una multa tra i 250,00 e i 1000,00 euro nel caso in cui il minore abbia tra i 16 e i 18 anni. Se il commerciante risulta recidivo, la seconda sanzione consta di una sospensione di 3 mesi della licenza commerciale e di una sanzione tra i 500 ed i 2000 euro.

La vigilanza della Polizia di Stato si pone come importante strumento di prevenzione e contrasto volto ad impedire la vendita di prodotti alcolici ai minorenni, soprattutto nei luoghi della “movida” e dell’intrattenimento giovanile quali discoteche, locali notturni, pub e bar. All’azione di repressione, tuttavia, è fondamentale affiancare anche un’attività preventiva di informazione sui rischi, anche gravi, che l’alcol ha sulla salute, specie per i più giovani.

Nel corso del week-end sono state controllate ed identificate, nelle zone della movida, 156 persone. 

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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