24 Aprile 2024, mercoledì
4.6 C
Fivizzano

Massa: avviata la consegna dei nuovi buoni spesa per l'emergenza Covid

L’amministrazione comunale di Massa ha avviato la consegna dei buoni spesa destinati a persone e famiglie che si sono trovate in difficoltà a causa dell’emergenza Covid. Il sostegno è stato riattivato in questa seconda “ondata” della pandemia con lo stanziamento di 440 mila euro di fondi per la solidarietà alimentare previsti dal Decreto “Ristori ter”.

“Già durante il primo lockdown l’amministrazione massese aveva sostenuto oltre 2 mila famiglie, a cui aveva aggiunto moltissimi pacchi alimentari – spiegano dal comune in una nota – ora sono stati consegnati i primi 200 buoni spesa su un totale di oltre mille domande arrivate agli uffici e nei prossimi giorni saranno raggiunte altre famiglie che ne hanno fatto richiesta. I buoni vengono consegnati direttamente al domicilio, tramite un servizio di postalizzazione. L’utente dovrà firmare una ricevuta che attesti l’avvenuta consegna oppure, in caso di assenza, sarà attivato il servizio di giacenza per un successivo ritiro.

“Ci è sembrata la scelta più adeguata ed efficiente – spiega l’assessore al Sociale Amelia Zanti – perché in questo modo evitiamo che le persone escano di casa per raggiungere il palazzo comunale. Una scelta già fatta anche per la prima fase per evitare assembramenti e garantire una maggiore tutela agli utenti interessati. E sono tanti perché purtroppo la crisi sanitaria ha portato anche ad una crisi economica, sono moltissime le persone che si sono trovate ad affrontare situazioni di disagio e che stiamo cercando di supportare”.

Il contributo, si ricorda, va da un minimo di 150 euro fino ad un massimo di 300 euro. I buoni spesa dovranno essere utilizzati esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari, beni di prima necessità e prodotti parafarmaceutici, spendibili presso gli esercizi commerciali convenzionati con l’Ente. Per fare domanda c’è tempo ancora fino al 20 dicembre e possono accedere: persone già seguite dai servizi sociali che non usufruiscono di prestazioni assistenziali (RdC, Rei, Naspi, Indennità di mobilità, CIG), persone che hanno perso il lavoro o con lavori intermittenti, stagionali, interinali e simili, persone che hanno sospeso o chiuso l’attività in conseguenza dell’emergenza sanitaria e non hanno liquidità per il proprio sostentamento, persone oppure che non riescono ad acquistare beni di prima necessità alimentare.

News feed
Notizie simili