L’Istituto scolastico Pacinotti Belmesseri ha brillantemente superato la sfida della didattica a distanza. Un traguardo non scontato, raggiuto grazie all’impegno di tutti, insegnanti e studenti, mettendo in campo sinergie ed opportunità nuove, in grado di fare intravedere un futuro scolastico più proficuo e sostenibile. Sin dal giorno della sua chiusura infatti l’Istituto, già impegnato nel costruire sé stesso in qualità di nuova realtà identitaria dopo la fusione dei due diversi istituti, si è da subito riconvertito in una scuola coesa sia dal punto di vista interno che nei confronti dell’esterno.
“Da sottolineare la disponibilità e l’interesse da parte dei docenti nell’accogliere questa grande sfida – ha commentato la Preside Lucia Baracchini -. Da subito hanno potuto utilizzare qualunque mezzo per tenersi uniti e vicini ai ragazzi, alcuni stupiti, altri spaventati, altri ancora increduli”. Senza trascurare il rapporto umano, che da sempre caratterizza le scuole Pacinotti Belmesseri, e che ha permesso di creare nuovi modi di essere e sentirsi vicini. Oltre cento computer distribuiti agli alunni, suggerimenti per dare risposte a famiglie in difficoltà per quel che riguardava quantità e qualità di connessione, offerta di momenti di condivisione in un’apposita area del sito della scuola, chiamata “Io sto a casa”.
Tutte azioni in sinergia che hanno permesso ai docenti, in pochi giorni, di creare un nuovo modello di scuola, con attività sincrone e non, risultando così una scuola rinnovata, in grado di attrarre e coinvolgere. “Il ringraziamento da parte di tutta la comunità lunigianese ai docenti dell’IS Pacinotti Belmesseri è un atto dovuto – ha continuato la preside -, perché attraverso la loro capacità di resistere, hanno realizzato il principio costituzionale dell’istruzione per tutti, ma anche gli altri principi, capisaldi della nostra cultura e civiltà, di inclusione, di apprendimento permanente, di qualità e attenzione agli stili di vita, in una parola, del rispetto della Persona e della sua unicità”.
Le tante opportunità della Lunigiana, dalla terra alla tavola, dalla tecnologia all’artigianato, dal turismo alla bioedilizia, dalla cura della persona all’incentivo della creatività hanno, anche in questo momento di difficoltà della pandemia, così dimostrato proprio il cuore dell’istituto, nel suo essere territorio e per il territorio, per le sue eccellenze e per la sua fragilità.