La Lega della Lunigiana è preoccupata per la situazione idro geologica nel fivizzanese e propone che al più presto venga indetta la Conferenza dei Sindaci per un incontro con Gaia S.p.A. il gestore idrico della Toscana che copre anche le aree di Massa Carrara, Lucca, Pistoia e le zone della Versilia Garfagnana e ovviamente della Lunigiana.
“Va salvaguardata l’area oggetto della richiesta da parte del gestore idrico di poter effettuare trivellazioni per la ricerca di fonti dell’oro azzurro”, fa sapere il partito del carroccio, chiedendo che siano immediatamente ritirati tutti i progetti di trivellazione nella zona e che Gaia si adoperi prima di tutto a riparare le perdite nell’acquedotto che sono di enorme portata”.
“Ulteriori ritardi – scrivono in una nota stampa – possono creare seri danni ai ritrovamenti a Pontevecchio nel Comune di Fivizzano che sono di pezzi di archeologia che qualificano l’area di grande importanza storico-archeologico, al fiume Bardinello vitale per la poca agricoltura locale rimasta ed anche e soprattutto alla tutela del raro e delicato ecosistema dell’area (per giunta parco)”.
“Nel caso che il gestore dovesse rilevare carenze idriche assai improbabili (vista la quantità di acqua sprecata nelle perdite) dovrà immediatamente adoperarsi per cercare acqua in un altro sito badando però che l’impatto sociale ed ambientale sia minimo”, evidenziano i membri del carroccio lunigianese.
La preoccupazione, come è noto, è derivata dal fatto che Gaia aveva annunciato nel gennaio scorso l’avvio di “trivellazioni esplorative” per cercare sorgenti con cui alimentare l’acquedotto di Fosdinovo e quello della Tecchia di Tenerano, spesso in carenza di acqua, specialmente nei mesi estivi. Il punto individuato fu uno spazio limitrofo al torrente Bardinello, vicino a Pontevecchio.
“Le aree interessate – sottolinea la Lega – sono di grande interesse archeologico e pare strano anche il gestore assicuri che sono stati richiesti i pareri della Soprintendenza per i vincoli archeologici e paesaggistici. I permessi ci sono? Vogliamo vederli, ci pare strano che la Soprintendenza autorizzi scempi di siti archeologici importanti”.
“La Lega Lunigiana – si legge nel comunicato – dice NO a queste trivellazioni e, come richiesto in premessa, sollecita indetta la Conferenza dei Sindaci per un incontro con Gaia S.p.A.”.