Riceviamo e pubblichiamo:
Leggo che la Commissione regionale “Territorio-Ambiente-Infrastrutture” ha deliberato favorevolmente per il completamento del 2° lotto della variante di Santa Chiara e del collegamento Gassano-Gragnola alla S.S. 63.
Non c’è di che esultare: la qualità di un’opera dipende anche dai tempi della sua realizzazione.
E le infrastrutture targate PD arrivano con ritardi tali da frenare lo sviluppo della Lunigiana orientale.
Sono infatti anni che attendiamo, e già due anni fa ci siamo illusi che iniziassero i lavori annunciati e poi rinviati.
Fu una vera presa in giro e un’offesa per tutti noi che abbiamo denunciato ripetutamente i numerosi incidenti e il degrado di un Borgo, quello di Gragnola, che per ricchezza di storia e di tradizioni meriterebbe un progetto specifico di rigenerazione urbana.
Oggi c’è solo da sperare che l’inizio dei lavori non tardi ancora qualche anno, magari in prossimità delle prossime elezioni comunali nel 2024. Allora, quando l’opera sarà ultimata, nessuno potrà trarne vanto: troppo lunga l’attesa.
E il Consigliere Bugliani che in passato poco ha fatto, oggi non può pretendere di vantarne merito quando tutti sappiamo che si tratta di un’opera datata.
Lo stesso Bugliani parlando della direttissima Reggio-Mare, chiede di istituire un tavolo tra Regioni, Province e Comuni per promuoverne la realizzazione.
Sono anni ormai che ne parliamo, convinti che per emancipare il territorio dalla sua marginalità, per porre un freno allo spopolamento, per ricreare condizioni di sviluppo, la soluzione non può che essere una viabilità rinnovata e scorrevole, aggiornata alle esigenze attuali della comunicazione viaria.
Ma non ê con la propaganda che si ottengono i risultati: qual è il porto individuato come terminale della direttissima? Domandiamoci perché Reggio, Sassuolo, Modena dovrebbero scegliere la direttrice che indichiamo noi, che ha nei porti di Carrara e la Spezia il punto di approdo, quando a livello regionale, provinciale e comunale, nessuno fa niente per renderci competitivi.
Per noi la Fivizzano-Mare ê la parte terminale della direttissima e un invito al nord a percorrere le nostre strade.
Mentre qui si parla di tavoli altri territori firmano con la Regione protocolli d’intesa.
E ottengono finanziamenti: qui si chiacchiera, altrove si fa.