Lunedi 29 novembre il Prof. Giuseppe Benelli è stato protagonista di un incontro con le classi 4° del corso alberghiero dell’IS Pacinotti Belmesseri di Bagnone, con un intervento dal titolo “L’Inno al vino” di Charles Baudelaire. L’incontro, organizzato proprio per offrire agli studenti contributi formativi grazie alla disponibilità di Voci importanti quale appunto il Prof. Giuseppe Benelli, filosofo e storico, collaboratore ormai storico della rivista bimestrale La civiltà della tavola, ha visto passaggi di grande spessore sia in merito a racconti di tradizioni locali che di contributi su grandi autori, quali appunto Baudelaire.
L’intervento del prof. Benelli ha dato l’occasione di approfondire non solo importanti documenti, cogliere l’importanza della costruzione del pensiero in professioni apparentemente più pratiche, quali quelle del cuoco o del cameriere, profondamente legate al patrimonio enogastronomico.
Molto interessante e ricca di stimoli la comunicazione fatta dal Professor Benelli sulla base di studi documentari, relativa alla storia della spongata, dolce tipico del Natale, nato per sancire momenti di pace o di riappacificazione fra fratelli in pieno dissidio piuttosto che fra città in palese contrasto. Le famiglie più importanti , che avevano un proprio stemma o simbolo di riferimento, solevano imprimerlo sulla sfoglia della spongata, utilizzando un disco di legno, generalmente di faggio, ottenendo un dolce personalizzato che, al momento del dono, portava con sé il profondo significato della pace cosi come, in taluni casi, della promessa di matrimonio.
La conferenza , molto seguita e partecipata, ha prodotto la sollecitazione della produzione di una spongata, con simbolo impresso sulla sfoglia come vuole la tradizione, proprio come simbolo di pace.
L’ampiezza interdisciplinare evidenziata è stata un ulteriore passo avanti nella costruzione di una visione di interscambio fra il mondo delle professioni e quello della conoscenza, anche grazie momenti provocatori basati su metafore e simboli, come quello della conclusione del contributo apparso su La Civiltà della tavola dell’Inno al vino di Baudelaire: “Chi beve solo acqua ha qualcosa da nascondere”.