venerdì 26 Luglio 2024

Un’iniziativa sul Salario Minimo, organizzata dalla lista Alternativa per Tresana

L’ Istat ci dice che negli ultimi tre anni i prezzi sono aumentati del 17% e gli stipendi soltanto del 4,7%. In quel 12% di differenza c’è tutta la difficoltà delle famiglie italiane che non riescono più a fare la spesa.

La proposta di salario minimo legale a 9€, presentata in Parlamento dalle opposizioni, sarebbe una prima risposta a questo problema. Come succede in tanti paesi europei. L’estate scorsa sono state raccolte centinaia di migliaia di firme alla petizione per chiedere al Governo di inserire un salario minimo per tutte le lavoratrici e lavoratori. Il Governo Meloni non ha ascoltato. La maggioranza ha provato prima a cancellare la legge, ne ha poi imposto lo stop per almeno due mesi, e l’ha infine snaturata costringendo le opposizioni al ritiro. Ma le opposizioni non si sono arrese perché sanno che il lavoro provero è un reale problema di questo paese.

Continua la battaglia per una retribuzione equa ed è stata depositata in Corte di Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare.  Di cosa si tratta? Di un testo di legge proposto dai cittadini, che ogni individuo maggiorenne può sottoscrivere. Se si superano le 50mila sottoscrizioni il Parlamento è tenuto a discutere la proposta di Legge.

Di questo si parlerà domani, martedì 21 maggio alle ore 21 in Sala Consiliare a Tresana. Con la presenza di Elisabetta Sordi, segretaria provinciale del PD, Dario Danti, segretario regionale Sinistra Italiana, Gianni Lorenzetti, Presidente della Provincia di Massa Carrara ed Alessandra Nardini, Assessore Regionale al lavoro e alla formazione. Sarà possibile iniziare la raccolta firme.  

Il candidato sindaco di Alternativa per Tresana, Matteo Bartolini che concluderà l’iniziativa sostiene questa battaglia. Insieme alla sua lista si impegna a fare quanto già fatto in altri comuni come, ad esempio, Livorno. C’è bisogno di una legge nazionale ma, intanto, è possibile porre come elemento di pregio nelle gare d’appalto nostre e degli enti a cui siamo associati l’impegno a una giusta retribuzione.

La cittadinanza è invitata a partecipare

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