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Infezioni ospedaliere, Massa si preoccupa. Marchetti (FI)"Avanti coi dati freschi, gli ultimi precedono l’apertura del NOA"

Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti«La materia rappresenta un problema nazionale a cui la Toscana non sfugge. Vogliamo i numeri ospedale per ospedale dell’ultimo biennio»

“Dati aggiornati sulle batteriemie e sulle infezioni correlate all’assistenza soprattutto sul Nuovo ospedale delle Apuane a Massa non compreso dagli ultimi studi disponibili”: è quanto chiede attraverso un’interrogazione a risposta scritta rivolta alla giunta toscana il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
“Ho letto delle preoccupazioni espresse anche dal tribunale del malato di Massa circa il numero di infezioni ospedaliere, in particolare polmoniti, che risulterebbero contratte in corsia presso il Noa. Sono andato quindi a cercare dati. Il fenomeno, in effetti, è oggetto di monitoraggio costante sia a livello nazionale che europeo. Gli studi si moltiplicano e l’incidenza del fenomeno aumenta, arrivando a definire una soglia allarmante per lo stesso Istituto superiore di sanità”, spiega il Capogruppo regionale di Forza Italia.
E la Toscana? “Nella nostra regione – prosegue Marchetti – lo studio più recente che ho trovato è quello elaborato dall’Agenzia regionale di sanità, Ars, su dati 2015-2016 e pubblicato nel gennaio 2018. Ci sono dati anche suddivisi ospedale per ospedale, ma per Massa, all’epoca, sono ancora riferiti al vecchio ospedale massese, ovvero il SS. Giacomo e Cristoforo. Servono rilevazioni più recenti”.
Per averle, Marchetti ha quindi depositato un’interrogazione a risposta scritta a cui l’organo di governo regionale dovrà rispondere in 60 giorni: “Che l’evoluzione delle infezioni correlate all’assistenza, il cui acronimo è Ica, meriti attenzione – osserva Marchetti – lo si vede già dal trend di crescita registrato a livello regionale tra il 2015, con 4.699 pazienti protagonisti di 5.137 episodi, e il 2016, con 5.320 pazienti per 5.750 episodi”.
“Chiediamo di conoscere gli esiti delle rilevazioni dell’ultimo biennio, ospedale per ospedale e con particolare riferimento al Noa di Massa. Questo – conclude Marchetti – sarà utile anche a valutare l’efficacia delle politiche di contrasto e contenimento del fenomeno sin qui messe in campo dalla Regione”.

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