Aveva 54 anni, era il titolare di una piccola ditta edile e stava lavorando, in subappalto, sul tetto di un capannone industriale, per installare lucernai in plexiglass, quando è scivolato ed è precipitato da un’altezza di 15 metri. Questa la dinamica dell’infortunio sul lavoro avvenuto stamani ad Avenza. Ancora una volta siamo davanti all’ennesima morte sul lavoro. Un’ecatombe che non ha pause e che non guarda in faccia a nessuno.
Come riportato da Repubblica:
Secondo quanto riferito dai vertici della Cgil, il capannone è di proprietà della ditta Gasperi-Minotti, un’azienda di macchinari per la lavorazione del marmo ma è affittato ad Asti, ramo d’azienda della Baker Hughes-Nuovo Pignone, per eseguire lavorazioni di vario genere. La vittima, titolare di una srl, la Dr, stava poi eseguendo alcuni lavori edili in subappalto, sempre secondo quanto spiegato dalla Cgil: sul tetto del capannone stavano lavorando in due.
“Le cause di queste tragedie- ha dichiarato Paolo Gozzani, segretario della Cgil Massa Carrara – avvengono per questo diabolico sistema di subappalti, che ad ogni passaggio fa emergere problemi di sfruttamento, povertà e mancanza di sicurezza, con lavoratori sempre meno tutelati e lasciati soli. C’è grande amarezza e rabbia, questo è un territorio che conosce troppo bene la piaga degli incidenti sul lavoro che sono figli della fragilità economica e sociale. Il lavoro manca, e bisogna che col Codice degli appalti si metta mano per frenare i subappalti al ribasso che sono frequenti. Le partite Iva poi sono figure ancora più deboli perché hanno da sole il peso di stare nei tempi e nei costi del lavoro. Occorre che le istituzioni e la politica passino dalle parole ai fatti, non si parla solo di lavoro povero ma anche della vita o morte delle persone che lavorano. Dopo questo ennesimo incidente mortale, ci sarà una risposta forte del territorio”.
Il Comune di Carrara, che in mattinata avrebbe dovuto effettuare una cerimonia ha rilasciato un comunicato stampa di cordoglio:
A seguito del decesso nelle prime ore della mattina di mercoledì 21 luglio di un artigiano di 54 anni impegnato nei lavori sul tetto di un capannone di viale Zaccagna, in segno di vicinanza ai suoi cari, l’amministrazione ha disposto la proclamazione del lutto cittadino per la giornata stessa e ha annullato, rinviandola a data da destinarsi, la cerimonia per la Bandiera Blu.
Anche Martina Nardi, parlamentare e presidente della commissione attività produttive alla Camera è intervenuta sull’accaduto:
“Purtroppo stamani sono stata raggiunta da una notizia tristissima: la morte sul lavoro di un operaio ad Avenza, nel Comune di Carrara. Daniele Rebecchi, 54 anni, è caduto da un’altezza di 15 metri dentro un capannone. Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia e ai compagni di lavoro e mi auguro che le autorità competenti facciano piena luce sia sulla dinamica dell’incidente, sia sulle eventualità responsabilità. Quello che però non è più rinviabile da parte della politica e delle istituzioni è la presa d’atto che i morti sul lavoro sono una vera emergenza toscana e nazionale che richiede quindi un intervento forte, puntuale e straordinario. I numerosi, troppi, episodi drammatici accaduti negli ultimi mesi sono la dimostrazione che non si tratta di una fatalità: è necessaria maggiore sicurezza. Il Ministro Orlando sta lavorando a questo obiettivo con l’aumento degli organici degli ispettorati del lavoro. Ma non basta. Occorre che alla base di qualsiasi intervento pubblico verso il sistema produttivo, sia diretto che indiretto, sia posta come conditio sine qua non il pieno e rigoroso rispetto della normativa per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Le aziende che non la rispettano non siano semplicemente sanzionate ma espulse dal sistema produttivo nazionale”.
Irene Galletti, Capogruppo in Consiglio Regionale del Movimento 5 stelle Toscana.
“La politica e le istituzioni prendano atto che le morti sul lavoro stanno diventando una seria emergenza in Toscana. Serve un intervento deciso e straordinario della Regione – osserva Galletti – ma anche da parte del Governo, per arginare un fenomeno che nel 2021 sembra essere in netto aumento.”