È stata inaugurata venerdì 12 luglio presso l’Antico Lavatoio di via Mascardi a Sarzana la mostra realizzata con scatti di Gaia Fossati e Gabriele Tamburini, due degli allievi del corso di Tecnica di base e cultura fotografica di Spazi Fotografici, scuola di fotografia con sede negli spazi del Talent Garden.
Con il titolo di “Sarzana Artificiale Naturale” la selezione mette in evidenza alcuni luoghi del territorio locale, nati come artificiali e diventati naturali, accomunati dalla presenza dell’acqua: Bozi di Saudino e Canale Lunense. Le immagini mostrano la mutabilità di un paesaggio che da un lato riporta l’uomo ad una dimensione completamente naturale, dall’altro lo lega ad attività professionali e agricole.
L’acqua che attraversa e circonda Sarzana diventa quindi il fil rouge che unisce natura, lavoro e paesaggio urbano: con un progetto ancora in corso, quello di Gabriele Tamburini, che lega il Canale alla vegetazione alle attività umane (e quindi umanità) che lì – oggi – s’incontrano; e una serie di scatti, quella di Gaia Fossati, che si concentra sulla capacità dei vari abitanti naturali di inserirsi, esistere e trovare il modo di integrarsi in luoghi, “bozi”, in origine artificiali.
In entrambi i casi lo sguardo fotografico sottolinea l’importanza di un paesaggio altrimenti considerato “minore”. La mostra, a cura di Orianna Fregosi e Davide Marcesini, resterà aperta e visitabile fino al 20 luglio 2019, in orari 20-23:00, inserita nel calendario degli eventi estivi dell’Amministrazione Comunale.
Inaugurata Sarzana Artificiale Naturale: al Lavatoio fino al 20 luglio 2019
Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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