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Il Comune di Tresana riporta a casa l'antica moneta Malaspina e sabato la restituisce simbolicamente alla popolazione

Un’antica moneta coniata nel XVI secolo nella zecca di Tresana, la ricerca della traccia di un passato glorioso, il ritrovamento e la scelta di riportarla a casa: è la storia di una delle monete coniate fra il 1580 e il 1681 dai marchesi Malaspina nel loro feudo imperiale.

Fra queste il cavallotto, il quattrino, il tallero ed appunto il sesino, che sabato e domenica sarà esposto presso la Biblioteca Civica di Barbarasco per poi fare ritorno presso il Castello di Tresana, dove anticamente sorgeva la zecca: ad illustrare le caratteristiche e la storia del sesino Germano Cavalli, che si è più volte occupato della ricostruzione storica degli eventi legati al Castello di Tresana.

Una storia, quella della zecca, spesso sottovalutata, ma conosciuta anche nei mercati del nord, dove il tallero coniato a Tresana veniva frequentemente utilizzato: “Si tratta di una coniazione per anni sconosciuta – afferma Germano Cavalli -, ma il lowen thaler, ovvero il tallero del leone, coniato a Tresana,  fu utilizzato specialmente in Olanda.

Probabilmente questa scelta dipese dalla necessità di ridurre i costi: c’erano infatti due tipi di monete, quelle di uso corrente, senza particolari raffinatezze incisorie, e quelle di ostentazione”.

Sabato 23 Febbraio alle 16, presso la Biblioteca Civica di Barbarasco, Germano Cavalli presenterà alla popolazione un’antica moneta Malaspina, il sesino: modera l’incontro il Delegato alla Cultura del Comune di Tresana, Claudia Vannini

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