Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Monica Paganini, Sindaco al Comune di Arcola alle Elezioni Amministrative del 8 e 9 giugno 2024.
Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza il piano antenne per la telefonia mobile. Il progetto elaborato dalla soc. Polab di Pisa affidataria dell’’incarico, è approdato in consiglio dopo il lavoro della commissione territorio convocata per ben 2 volte nell’arco di un mese e le assemblee pubbliche con la popolazione. La proposta tecnica che si è basata sulla normativa vigente nazionale, è stata quindi profondamente rivista ed integrata dagli emendamenti proposti dalla Giunta Comunale, che ha inserito ulteriori aree sensibili del territorio su cui limitare l’insediamento di nuove antenne rispetto al progetto proposto dall’impresa incaricata.
Si tratta di luoghi particolarmente sensibili e tutelati da vincoli per ragioni urbanistiche, paesaggistiche, ambientali e sociali come i centri storici, la rete sentieristica, i corsi d’acqua, gli impianti sportivi, dai quali si richiedono distanze di sicurezza dai ripetitori di almeno 250 metri. E tutto ciò in assenza di una normativa nazionale di tutela della salute contro le emissioni elettromagnetiche di cui uno stato civile dovrebbe invece dotarsi.
La nuova regolamentazione che ne discende pone uno stop alle previsioni di nuovi impianti ed offre serie garanzie per un maggior controllo su quelli esistenti. Tanto per fare esempi concreti, i siti d’impianto di Fresonara rientrano nelle fasce di rispetto del borgo storico e del sentiero AVG, quello del cimitero di Arcola dal sentiero CAI n. 403, quello del campo Biggi di Romito dal fatto stesso di essere collocato su un impianto sportivo e nella fascia di rispetto del sentiero CAI n. 409, quello di Pedemonte nella fascia di rispetto del canale di Arcola.
Nel dibattito i consiglieri Vesco e Magliani, dimostrando una scarsa conoscenza di tutto il processo malgrado siano stati coinvolti ripetutamente a tanti livelli, hanno richiesto tempi più lunghi per “approfondire una materia così complessa”, facendo pure ironia su alcuni dei vincoli richiamati (sui corsi d’acqua…).
La richiesta di tempi più lunghi è pretestuosa e non apporta alcun beneficio al lavoro fatto sugli emendamenti al regolamento proprio perché sono stati introdotti tutti quelli utilizzabili per restringere la efficacia del piano antenne tecnico al massimo consentito dai vincoli appena richiamati.
Inoltre un ulteriore allungamento dei tempi darebbe vantaggi agli operatori sulle richieste, soprattutto quelle dei progetti 5 G finanziati dal PNRR.
I due consiglieri hanno quindi votato contro il piano emendato che nella sua completezza è un messaggio politico forte di contrasto alla proliferazione degli impianti e un richiamo alla politica nazionale e ai cittadini di come è necessario unire le forze per contrastare lo strapotere degli operatori che fanno utili letteralmente sulle nostre teste.
L’atteggiamento beffardo del consigliere Vesco nella valutazione del risultato proposto in delibera (che è davvero il massimo che una amministrazione può prendersi la responsabilità di deliberare, ben oltre la normativa nazionale e comunitaria) è stato il momento più deludente della seduta e ha dato la dimensione del suo approccio a temi così importanti.
La posizione espressa dal Comune di Arcola e dal Sindaco (che ha emanato ordinanza contro nuove installazioni 5 G sul territorio, è l’inizio di una battaglia di civiltà) è apripista in provincia per la tutela dell’ambiente e della salute e stimolo nella creazione di una rete istituzionale di provvedimenti comunali in grado di contrastare le scelte di liberalizzazione indiscriminata in questo settore, avvallata dal Governo Meloni.
La politica etica del fare bene, se alza la testa e la voce a sostegno di decisioni che tutelano la salute e l’ambiente, può incidere nelle scelte oggi purtroppo sempre più favorevoli ai poteri forti.