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Fivizzano

Il Comitato in Difesa del Diritto alla Salute Lunigiana dice basta!

Anni di promesse disattese sulla pelle dei malati.

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato in Difesa del Diritto alla Salute Lunigiana:

Lo smantellamento progressivo delle strutture sanitarie della Lunigiana non si è arrestato anzi…

“Stiamo continuando a perdere servizi essenziali e crescono i disagi per i cittadini del nostro territorio – denuncia il rappresentante del Comitato Gabriele Mazzoni – l’Ospedale di Fivizzano, in particolare, ha subito negli anni tagli significativi al personale e ai servizi puntualmente segnalati e denunciati. Stiamo ancora aspettando risposte dai rappresentanti politici e dagli organi competenti. Impegni e promesse per i cittadini disattesi che non si sono mai tradotti in fatti concreti”.

“Parliamo dei nostri servizi ambulatoriali ad esempio, che continuano ad essere ridimensionati. Partiamo dal reparto di Pneumologia: dopo il trasferimento dei medici all’Ospedale delle Apuane e la chiusura del reparto sono venute a mancare anche le attività ambulatoriali di allergologia, di broncoscopia ed eco -polmonare. Un servizio essenziale quale quello del percorso BPCO, al quale afferivano tanti pazienti con bronchiti croniche, dal nostro territorio e non solo, è scomparso. Da un’attività ambulatoriale che si svolgeva ogni sei giorni la settimana siamo passati ad appena due giorni il lunedì e il venerdì. L’allora primario Moretti e alcuni personaggi politici promettevano un potenziamento del servizio!”.

“Stessa sorte per l’ambulatorio di Ortopedia prima attivo sei giorni la settimana, quando oggi possiamo contare sulla presenza di un medico ortopedico il lunedì  e il venerdì, solo la mattina”.

“Non ci sono buone notizie neanche per l’ambulatorio di Pediatria”.

“Il nostro Comitato da anni chiede la presenza di un medico pediatra anche nei giorni festivi e un prolungamento dell’orario fino alle 20 nei giorni feriali come previsto per altri territori toscani con caratteristiche e necessità simili alla nostra area. La risposta dell’Azienda per contro è stata quella di ridurre ulteriormente l’attività ambulatoriale a tre giorni la settimana. Evidentemente i nostri bambini hanno il diritto di ammalarsi, o di non farsi male, a giorni alterni: rigorosamente il lunedì il mercoledì o il venerdì – sempre che in quei giorni il medico non sia in ferie o in malattia, come peraltro è già  accaduto”.

“Continuiamo a chiedere la riattivazione dell’ambulatorio di Neurologia presso il distretto dell’Ospedale di Fivizzano, servizio indispensabile per gli utenti esterni e per i pazienti interni alla struttura”.

Il Comitato in Difesa del diritto alla Salute in Lunigiana ritiene necessario il mantenimento dei posti letto per le cure intermedie presso l’area chirurgica dell’Ospedale di Fivizzano con una gestione più attenta del servizio e una garanzia di assistenza medica continua sulle 24 ore, nel rispetto dei parametri minimi di personale (un coordinatore infermieristico, un infermiere ogni 8 pazienti e un OSS ogni 2 pazienti).

“È dal 2013 che chiediamo la presenza di un medico anestesista-rianimatore reperibile h 24  presso la struttura ospedaliera di Fivizzano e la presenza di un medico sulle nostre ambulanze considerata la vastità del territorio, le tante frazioni (tra queste alcune molto lontane dal capoluogo) e una viabilità disastrosa. Queste sono le nostre priorità e riteniamo che siano richieste di base per garantire servizi essenziali per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini”.

“Alla luce degli ultimi eventi chiediamo l’attivazione di quattro posti letto di terapia intensiva (si consideri che in Italia si passerà da 5,179  a 11,091 p.l.) o quantomeno di terapia sub-intensiva”.

“Il nostro territorio è considerato a elevato rischio sismico. Nel caso di un’eventuale futura emergenza sanitaria la nostra struttura ospedaliera e il sistema sanitario territoriale dovranno essere messi in condizioni di rispondere in maniera adeguata”.

“Ancora chiediamo che vengano riattivati e incrementati gli interventi di chirurgia in elezione e gli interventi di chirurgia ortopedica (anca, femore e ginocchio), come peraltro previsto dai tanto disattesi Patti Territoriali”.

“Inoltre, chiediamo che si prenda in considerazione la possibilità di riapertura del reparto di Chirurgia sette giorni la settimana”.

“Consideriamo una buona notizia il finanziamento del nuovo distretto sanitario di Aulla (2,700,000 euro), ma rispetto ai 14,235,000 euro di finanziamenti destinati alle strutture sanitarie di Massa, Carrara e Avenza e i 14,083,000 euro per la Fondazione Monasterio, per un totale di 28,318,000 euro solo nella provincia di Massa Carrara, ci saremo aspettati un minimo di considerazione anche per le due strutture ospedaliere Lunigianesi”.

“Ricordiamo che ammontano a 283,895,999 euro il totale dei progetti finanziati alle tre ASL Toscane e agli Enti del servizio sanitario regionale”.

“In conclusione, ci auguriamo che questa amministrazione, i partiti di minoranza e i nostri referenti politici a livello regionale intendano lavorare concretamente per affrontare una situazione sanitaria molto complessa che richiede risposte efficaci. Questo, per il raggiungimento degli obiettivi evidenziati nella mozione presentata dalla “Lista Civica il Futuro al Centro” che è stata votata all’unanimità dal Consiglio Comunale e trasformata in ordine del giorno. Un documento, questo, che è frutto della sintesi di un progetto Sanitario per il nostro territorio costruito proprio dal Comitato in Difesa del Diritto alla Salute in Lunigiana, in questi otto anni di lavoro ascolto e confronto con i dirigenti medici, gli operatori sanitari i cittadini e molti altri comitati toscani”.

“Anni di lavoro, di monitoraggio rispetto alle necessità del territorio, anni pagati dai malati e per i quali ancora oggi attendiamo risposte”.

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