È un Consorzio entusiasta quello che ci accoglie ‘armato’ di aggiornato elenco soci e tabelle di produzione. «Per noi apicoltori quello di ora è forse il periodo più importante, ci prepariamo alla grande diffusione. Com’è andata quest’anno? Abbastanza bene. Abbiamo 12-15mila kg di acacia e 22-24mila kg di castagno. Vista l’annata, direi abbastanza bene».
Ci mostrano le tabelle, ci sono i dati dal 2004 e poi la lista-mappale: più di 4000 alveari, 45 soci, 20 “conferitori”, a copertura (praticamente) di tutto il territorio lunigianese.
Ci dicono che il castagno, miele di giugno, calato dal 20 al 50%, resiste comunque bene, mentre è l’acacia, miele di maggio, a risentire dei grandi cambiamenti climatici e in particolare delle gelate. «Questo si nota, soprattutto, da dieci anni a questa parte. È sempre più frequente che per le gelate, ma anche per la generale instabilità e per le piogge, la produzione si riduca e, talvolta, si configuri come “biennale”, senza compensazione. Ciò significa meno miele ma per noi, per le aziende, anche più alti costi di produzione».
Cosa si può fare? Niente. Se non sostenere e valorizzare la produzione che c’è, considerando che la Dop è tra l’altro “salvezza” per il produttore (per il mercato che comunque esiste, perché pagato ancora bene etc.). Spiega Marco Cavallotti, neo direttore: «È tutto connesso: cambio ai vertici, vent’anni di Dop, voglia e intenzione di rilanciare il Consorzio per la Tutela del Miele della Lunigiana Dop. Con il presidente Fabio Venè, con tutto il CdA stiamo lavorando per lo sviluppo di reti e rete». Come? «Prima di tutto celebrando il traguardo: vent’anni dalla certificazione. Il Miele della Lunigiana è stato il primo ad ottenerla ed è uno dei tre Dop che esistono attualmente (gli altri due: quello del varesotto e quello del bellunese). Lo abbiamo fatto con un convegno lo scorso maggio, con alcuni dei più importanti esperti del settore, poi con scuole, operatori turistici e dell’ambiente».
«Vorremmo diventasse appuntamento fisso, insieme ad altri ancora in cantiere. Vorremmo implementare il lavoro nel turismo enogastronomico e con le scuole, partecipare ad eventi, sviluppare il sistema delle filiere (non solo Dop, ma anche Igp, ecc)». «Poi – prosegue – abbiamo realizzato la prima edizione di Mielerie Aperte, rinsaldando i rapporti con Toscana Miele di cui il Consorzio fa parte. Oltre questo, stiamo ricostruendo tutto il lavoro di rete ed implementando le molte diverse relazioni di collaborazione, a partire da enti come Unione dei Comuni, Distretto Rurale della Lunigiana, Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest etc. Come i colleghi del bellunese, riteniamo importante la presenza e attività di promozione territoriale, magari integrata con gli altri prodotti di qualità di cui la Lunigiana dispone, riteniamo necessario puntare – di più – sulla piccola e media distribuzione. Per questo, abbiamo diverse idee, abbiamo già ripreso a partecipare a mercati e fiere: certo, per questi confidiamo – per il futuro – in un maggior coinvolgimento dei produttori, averli attivamente presenti è, sarebbe importante».
In generale, ciò che il “rinnovato” Consorzio vuole è comunicare (meglio) il valore di questa precisa (e gustosissima) Dop, prodotto di punta di quella che Marco definisce (con gran speranza) futura, nascitura, auspicabile economia civile. «L’apporto del territorio – e delle nostre api – è già determinante. Scegliere la Dop vuol dire poi avere tutta una serie di garanzie, essendo la Dop una certificazione rilasciata ogni anno dopo controlli rigidi della filiera da enti come CREA e BioAgriCert. Questi, dal principio alla fine, verificano ogni aspetto della produzione, poi naturalmente le necessarie caratteristiche organolettiche. È una grande sicurezza per il consumatore, è un prodotto per natura ancora e sempre km zero, genuino, artigianale».
Dove si trova? Sicuramente, anche online, dal Pungiglione, la cooperativa specializzata che invasetta, predispone, distribuisce (e che pertanto si occupa di tutta la grande distribuzione). Poi nei principali supermercati e nelle migliori botteghe. Per informazioni: mieledellalunigianadop@yahoo.it.