ILa Riserva della Biosfera UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano si appresta a dare seguito a una forte aspettativa del tessuto socio economico e sociale che si riconosce nel progetto comune di “Prendersi cura dell’Appennino”.
Per questo, martedì 19 febbraio, in occasione della terza assemblea consultiva della MAB, che si terrà a Fivizzano in Lunigiana, alcune importanti aziende nazionali e altre altrettanto importanti imprese e associazioni locali saranno insignite del brand “I CARE APPENNINO” che potranno utilizzare secondo le linee Guida approvate dal Comitato di Gestione della Riserva MAB UNESCO.
La governance della Riserva, infatti, consapevole che il brand MAB UNESCO non può essere utilizzato a fini commerciali, ha avviato, subito dopo il riconoscimento, un percorso di approfondimento e studio sull’opportunità di dotarsi di un brand e sulle più idonee modalità di concessione. L’ideazione del brand “I CARE APPENNINO” e la strategia ad esso connessa sono il frutto di questo percorso di approfondimento, che ha avuto tra le sue tappe fondamentali il workshop internazionale ospitato nell’ agosto 2016 nel castello di Torrechiara a Langhirano (PR) e quello che si è svolto, mesi dopo, in Garfagnana alle Verrucole (comune di San Romano in Garfagnana)..
“I CARE APPENNINO” – spiega Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva di Biosfera e presidente del Parco Nazionale, non è un semplice logo o un’etichetta in più da applicare su un prodotto per certificarne le qualità. La strategia di branding dell’Appennino Tosco Emiliano intende essere l’identificazione e la valorizzazione del territorio, delle sue comunità come Riserva della Biosfera; è rivolta a clienti, consumatori e turisti, ma soprattutto a residenti e imprese, ai protagonisti della vita della MAB UNESCO. Attraverso ‘I CARE APPENNINO’ intendiamo esplicitare ciò che significa veramente essere MAB, ovvero un equilibrio tra uomo e biosfera, la qualità sociale e le relazioni umane, il senso di comunità di questo territorio, l’appartenenza, l’autenticità. Un equilibrio che deve essere evidente nelle comunità, nelle imprese e nell’economia, un equilibrio che si traduce nella parola sostenibilità.
Il brand “I CARE APPENINO” viene concesso a quei progetti che realizzano o sostengono progetti e iniziative il cui scopo sia il prendersi cura del territorio, della biodiversità e delle comunità dell’Appennino tosco emiliano, in modo che ciascuno possa riconoscersi in essa e farsene attore, ambasciatore, sostenitore.
In occasione della assemblea generale consultiva del 19 Febbraio saranno premiati 7 progetti che per noi sono molto importanti in quanto tracciano la via da seguire che vogliamo esplicitare attraverso l’esempio:
• “La Scuola per l’Appennino” finanziato dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna attraverso fondi dedicati e l’emissione di una carta prepagata “brandizzata I care”. Il progetto finanzia la realizzazione da parte delle scuole Mab di progetti sulla sostenibilità e lo scambio di conoscenze fra le diverse realtà della Riserva.
• “Boschi e cambiamento climatico” finanziato da ENEL che prevede interventi sulle foreste appenniniche per renderle più resilienti di fronte alla minaccia dei cambiamenti climatici.
• “Turismo rurale e responsabile” è un progetto della cooperativa Sigeric (Lunigiana) che mira a formare gli operatori turistici e indirizzarli verso forme di turismo sostenibile.
• “Appennino in città” è un progetto della Comunità Slow Food Appennino Reggiano che organizza il mercato della terra nella città di Reggio Emilia e laboratori culturali.
• “Filiera corta e solidale” è un progetto dell’Azienda agricola Montagnana che produce parmigiano reggiano biologico e che, nell’ambito della propria festa annuale dei Gruppi d’acquisto solidale, metterà a disposizione la propria rete commerciale di altri piccoli produttori della Mab.
• “Recupero edilizio per la sicurezza e l’efficienza energetica” l’Associazione Obiettivo Casa realizzerà incontri nell’area della Riserva della biosfera per promuovere il recupero edilizio soprattutto in relazione all’adeguamento sismico e all’efficienza energetica.
• “La prendiamo di petto” è un progetto delle Associazioni il ritrovo di Roberta e Assistenza pubblica CAV (Garfagnana) che si prende cura delle donne colpite da tumore al seno offrendo servizi di trasporto gratuito, realizzazione di incontri ed altro