I Carabinieri incontrano gli studenti delle scuole medie di Pontremoli e Bagnone

I Carabinieri incontrano gli studenti delle scuole medie di Pontremoli e Bagnone - bagnone, carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Pontremoli, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, hanno avviato una serie di incontri con gli studenti delle scuole medie della Lunigiana. I primi a partecipare all’iniziativa sono stati, il 5 febbraio scorso, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Pietro Ferrari” di Pontremoli (MS) e, nella mattinata di ieri, quelli dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pacinotti-Belmesseri” di Bagnone (MS). I temi trattati sono stati la “Cultura della Legalità”, il “Bullismo” e il “Cyberbullismo”.

L’attività di sensibilizzazione, che si inserisce nella quotidiana e assidua collaborazione dell’Arma con gli istituti scolastici del comprensorio lunigianese, ha l’obiettivo di stimolare nei giovani, futuri cittadini adulti, un forte senso civico volto alla salvaguardia della legalità.

Nello specifico, i militari dell’Arma hanno illustrato ai ragazzi cosa sia il fenomeno del bullismo, le diverse forme in cui si manifesta (fisico, verbale, psicologico, cyberbullismo), i soggetti coinvolti (bullo dominante, aiutante del bullo, sostenitori del bullo, vittima, difensore della vittima e maggioranza silenziosa) e le conseguenze per gli autori.

Particolare attenzione è stata posta sulle vittime e sull’importanza della denuncia come strumento per tutelare i propri diritti. Agli studenti sono state fornite anche indicazioni utili per riconoscere e segnalare situazioni di rischio.

L’obiettivo dell’Arma, condiviso dalle scuole, è quello di creare una società più sicura e inclusiva per i giovani, priva di ogni forma di violenza, in cui ciascuno possa sentirsi protetto e al sicuro. Il bullismo, fenomeno sociale complesso e preoccupante, può avere effetti devastanti, soprattutto sui ragazzi più fragili, con ripercussioni sul loro sviluppo fisico e psicologico.

I Carabinieri hanno voluto trasmettere un messaggio chiaro: non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto. Famiglia, amici fidati, insegnanti e Forze di Polizia rappresentano un supporto fondamentale. Denunciare non è un segno di debolezza, ma di coraggio.

Infine, i militari hanno ricordato ai giovani l’importanza di fidarsi delle Forze di Polizia, sempre disponibili ad ascoltare, intervenire e tutelare i diritti di tutti, in particolare delle persone più vulnerabili.

Gli incontri proseguiranno anche nelle prossime settimane in altre scuole medie e superiori di tutta la Lunigiana.

Articolo Precedente

Bomba carta al Giardino del Ricordo di Terrarossa. La denuncia del vicesindaco Tognini

Articolo Successivo

L'agrario di Sarzana studierà le coltivazioni biologiche

Scrivi un commento

Lascia un commento