È ricorso ieri l’anniversario dell’uccisione del maresciallo dei carabinieri Antonio Taibi, tragicamente assassinato il 27 gennaio di quattro anni fa per mano del 77enne Roberto Vignozzi, che aveva teso un agguato al sottufficiale dell’arma, freddandolo con un colpo di pistola al cuore sulla soglia di casa, mentre si preparava ad andare al lavoro.
Il sacrificio del Maresciallo dell’Arma è stato ricordato questa mattina, nel corso di una semplice ma significativa cerimonia che è iniziata con la Santa Messa celebrata dal cappellano militare Don Mauro Trammontano, insieme a Don Cesare Cappè, Parroco della Chiesa di San Francesco dove si è tenuta la funziona religiosa.
Erano presenti i famigliari del Maresciallo TAIBI, fra cui il padre Carlo, la madre Maria e il fratello Roberto che vivono in Sicilia, nonché il Generale di Brigata Massimo Masciulli, Comandante della Legione Carabinieri Toscana, che ha presenziato alla commemorazione insieme ad una folta rappresentanza di Carabinieri di ogni ordine e grado che prestano servizio nel territorio del Comando Provinciale di Massa Carrara, tutti riuniti in preghiera per ricordare il collega tragicamente scomparso quattro anni fa,
Oltre alle massime Autorità militari della Provincia, sono intervenuti in Chiesa anche numerosi rappresentanti delle Istituzioni civili, fra cui il Prefetto di Massa Carrara Paolo D’Attilio, il Questore Giuseppe Ferrari, nonché il Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e il Sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, unitamente a molti esponenti delle Sezioni locali dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni combattentistiche e d’arma della zona.
Il Cappellano Militare, nel corso dell’omelia, ha rivolto un commosso pensiero a tutti i caduti dell’Arma che hanno perso la vita nell’assolvimento dei compiti istituzionali e che hanno prestato fede al giuramento immolandosi fino all’estremo sacrificio.
La cerimonia è proseguita con la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba del Maresciallo Taibi che si trova nel Cimitero Monumentale di Marcognano, dove un picchetto di Carabinieri schierato in uniforme di rappresentanza, sulle note del “silenzio”, ha reso gli onori al compianto Ispettore dell’Arma. Infine, è stata data lettura della motivazione della medaglia d´oro al merito civile, conferita dopo la sua morte.
L’omicidio di Taibi aveva nuovamente fatto notizia alcuni mesi fa, dopo la pronuncia della la Corte di Cassazione che nel riconfermare l’ergastolo a carico dell’assassino Roberto Vignozzi, ha reso note le motivazioni della decisione per le quali sono state negate le attenuanti e confermate l’aggravante della premeditazione. All’epoca dell’omicidio, terminate le indagini svolte dagli stessi Carabinieri, l’assassino era stato arrestato e poi aveva raccontato di provare un profondo rancore verso il Maresciallo TAIBI, da lui ritenuto responsabile dell’arresto del figlio, avvenuto qualche tempo prima.