Il numero verde (800881515) istituito dalla Regione Toscana per contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, attivato da circa un mese, ha preso in carico 18 pazienti (6 a Lucca, 6 a Pisa e 6 a Livorno) fornendogli una consulenza o, nei casi più gravi, mettendoli in contatto con i SERD dei diversi territori. In Toscana sono oltre 1.500 gli utenti ludopatici in carico ai Ser.D (Servizi per le Dipendenze) e secondo un test condotto da Ars (Agenzia regionale di sanità), si stimano 13.000 adolescenti toscani a rischio.
In regione Toscana mediamente si giocano circa 1250 euro procapite annuo, questo dato è in continua crescita, il 2,5% dei giocatori ha un profilo problematico e anche questa percentuale è in crescita come quella dei giocatori on line.
I pazienti in carico ai SERD della ASL Toscana nord ovest sono 514 nel 2018, di questi il 30% sono nuovi utenti, nel 2017 erano 446. Di seguito il dato dei singoli territori (Pisa 63, Valdera 19, Alta val di Cecina 11, Apuane 103, Piana di Lucca 87, Versilia 61, Lunigiana 18, Valle del Serchio 16, Livorno 90, Bassa val di Cecina 26, Piombino 12, Elba 10).
Nello specifico, i dati dell’Ars ci dicono che la prevalenza di giocatori patologici e problematici coinvolge dallo 0,5 al 7,6% della popolazione. Esistono segmenti di popolazione più vulnerabili, come nel caso degli adolescenti. Tra i giovani, la prevalenza di comportamenti problematici legati al gioco è più alta rispetto alla popolazione generale (5-6%). I maschi giocano in misura quasi doppia rispetto alle femmine. I giochi preferiti: Gratta&Vinci (66%), scommesse sportive (54%), biliardo e altri giochi di abilità (49%). I luoghi dove giocano: ricevitorie, sale da gioco, bar e circoli (90,1%); on line (17,7%); case private (45,4%).
I numeri del disturbo da gioco d’azzardo sono in crescita, in Toscana come a livello nazionale. La Regione, ha messo in atto in questi anni molte iniziative di prevenzione e di contrasto al gioco d’azzardo. Nel luglio del 2018 ha varato il Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo. L’azione di contrasto condotta dalla Regione si sviluppa su quattro direttrici: prevenzione primaria, prevenzione secondaria, formazione degli operatori, trattamento ambulatoriale; e, per i soggetti più compromessi, la sperimentazione di comunità residenziali.
Il 18 febbraio scorso è iniziata la campagna “Quando la vita è un gioco è in gioco la vita” che per un mese ha informato la cittadinanza dell’attivazione di un numero verde dedicato alle persone che cercano aiuto per se o per familiari e amici. Il numero verde 800 88 15 15, a cui rispondono psicoterapeuti esperti sul gioco d’azzardo è in funzione dal lunedì al venerdì, con orario 9-18.
A distanza di un mese dall’inizio del progetto sono state già accolte 50 richieste d’aiuto, il 38% provenienti dall’area Toscana centro, il 36% dalla zona nord ovest e il 6 % dalla sud est, mentre il 20% delle telefonate sono giunte da altre regioni. Oltre il 50% delle persone che si sono rivolte al numero verde sono state motivate e supportate nella presa in carico da parte dei Servizi per le Dipendenze, il 10% ha ricevuto una consulenza telefonica e le altre sono state orientate e informate sui servizi del territorio. (dg)