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Gemellaggio tra il Parentuccelli Arzelà di Sarzana e la scuola Bose di Brema

L’Istituto Parentucelli Arzelà, con la partecipazione dell’Anpi Sarzana, ha accolto la delegazione dell’Istituto ‘Hermann Böse di Brema, composta da sette studenti, dalla vicepreside Christine Stangl e dalla docente Louisa Luetjen.

Motivo del gemellaggio, la storia imperniata sulla figura di Rudolf Jacobs, l’ufficiale della Marina militare tedesca, nato a Brema, poi passato nelle fila della Brigata Garibaldi Ugo Muccini e morto a Sarzana il 3 novembre 1944 durante un’azione partigiana

Hanno partecipato all’incontro di due giorni le classi 3Bafm, 3CS, 3DS, 3G, 4BS, 4BC, 4M, 5G e 4BC, coordinate dai Ilaria Casabianca Ilaria, Giovanna Amodio, Simone Bacchelli, Andrea Bernardini, Alessandra Donno, Valentina Malfanti, Paolo Mazzoli, Barbara Minosa, Rosa Iosue, Luigi Pace. Emmanuelle Siriu, Francesca Rapallini, Valentina Camilli. Per l’Anpi Sarzana erano presenti Denise Murgia e Susanna Chiappucci.

Il vicepreside Paolo Mazzoli ha salutato la delegazione tedesca, ricordando l’importanza della memoria e del valore della figura di Rudolf Jacobs. La docente Casabianca ha poi tradotto in inglese l’intervento, sottolineando la forte motivazione dei ragazzi nella ricerca storica.
La professoressa Christine Stangi, da parte sua, ha ringraziato per l’ospitalità e ha spiegato come si è svolto il lavoro di ricerca dei ragazzi, durato due anni, anche grazie alla collaborazione della giornalista Ulrike Petzol su Rudolf Jacobs.
Nell’Istituto della cittadina tedesca è presente, infatti, un gruppo di studio pomeridiano che si dedica alla ricerca storica e nella fattispecie si è concentrato proprio sullo studio delle vicende legate alla figura di Rudolf Jacobs.

Lo scorso anno, in occasione della presentazione del libro di Carlo Greppi su Jacobs, “Il Buon Tedesco”, l’autore, insieme a Denise Murgia, presidente dell’Anpi Sarzana, sono stati ospitati proprio dalla scuola Hermann Böse e lì hanno avuto modo di porre le basi per questo scambio culturale tra le due città e in particolare con l’Istituto Parentucelli-Arzelà.

A metà della prima mattinata, i ragazzi di Brema, con le loro docenti e un gruppo ristretto di ragazzi delle classi del Parentucelli Arzelà hanno visitato il Museo Audiovisivo della Resistenza a Fosdinovo dove hanno seguito le spiegazioni di Simona Mussini, presente anche un’interprete tedesca.
Dopo aver pranzato al Museo, il gruppo si è diretto a San Terenzo Monti dove ha avuto come guida Roberto Oligeri, il quale ha raccontato nei minimi dettagli, in quanto testimone indiretto, tutte le vicende legate ai tragici eventi del 19 agosto 1944.

Il secondo giorno è stato dedicato alla conoscenza della storia locale: Un gruppo di ragazze e ragazzi del Parentucelli-Arzelà hanno guidato gli studenti tedeschi per le vie del centro storico raccontando loro fatti, luoghi e protagonisti dell’antifascismo sarzanese e della storia della città.
Tra cui il Sacrario dei partigiani caduti nella lotta di Liberazione, dove riposano anche le spoglie di Rudolf Jacobs, la lapide a lui dedicata presso l’ex- hotel Laurina di piazza San Giorgio dove fu ucciso e piazza Matteotti dove a Palazzo Roderio sono stati accolti dalla sindaca Cristina Ponzanelli per un saluto istituzionale.

Nel pomeriggio, gli studenti di Brema hanno ripercorso il cammino fatto da Rudolf Jacobs e dal suo attendente austriaco “Paul” per unirsi ai partigiani della Brigata Muccini: il greto del Calcandola – dove avvenne l’incontro con Piero Galantini, il comandante “Federico”. Poi, la comitiva si è diretta fino a Canepari dove hanno trovato la calorosa accoglienza di Fiorella Arfanotti, l’attuale proprietaria della casa dove dormivano Jacobs e Galantini.

Redazione
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