“Pov’ra cà senza tecchio… è un adagio popolare in dialetto che ciascuno di noi avrà sentito almeno una volta in famiglia, magari dal padre, dalla madre o dai nonni rassegnati di fronte ad una situazione sconcertante o senza soluzione. Oggi l’amministrazione Giannetti ci ha fatto ancora una volta rimanere senza parole di fronte all’ennesima opera pubblica eseguita con approssimazione e scarsa perizia”. A scriverlo in una nota inviata alla stampa è la Lista Destinazione futuro in consiglio comunale a Fivizzano.
“Dopo le infiltrazioni nelle scuola di Monzone, nonostante le varie rassicurazioni a mezzo social sulla risoluzione della problematica, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei fivizzanesi sullo stato dei lavori alla scuola materna di Via Roma”, proseguono i consiglieri all’opposizione.
“Come molti sapranno, l’edificio è in fase di ristrutturazione grazie ad un progetto finanziato dal PNRR, ma dopo un’estate a disposizione nessuno si aspettava di trovarlo senza la copertura del tetto nel bel mezzo dell’autunno, in un periodo dove si susseguono le allerte meteo e le precipitazioni come normale che sia in questa stagione. L’installazione di un telo protettivo dopo due giorni di pioggia ci sembra una pezza maldestra per coprire un grave errore”.
“Come mai non è stata prevista una copertura provvisoria per evitare infiltrazioni di acqua prima della rimozione delle tegole? Chi ha approvato questo piano di lavori? Chi ha il compito di sorvegliare l’esecuzione dell’opera allo scopo di evitare ulteriori spese di fondi pubblici? Il modus operandi non ci sorprende: più volte abbiamo messo in evidenze situazioni poco chiare dove l’assessore ai lavori pubblici, Giovanna Gia, non è stata in grado di darci risposte chiare e si è dimostrata totalmente inadatta al ruolo che ricopre“.
“Attendiamo un’altra risposta da parte sua e di tutta l’Amministrazione esclusivamente per evitare una proroga dei lavori a questo edificio importante per la nostra comunità e soprattutto per richiamare sindaco, assessore e dirigenti comunali – conclude l’opposizione – alla “diligenza del buon padre di famiglia””.
