La kermesse culturale, che si svolgerà dal 24 agosto al 1 settembre, sarà ospitata tra Piazza Rizzoli, Piazza Arnaldo Mondadori e la Chiesa sconsacrata di Sant’Apollinare dove incontri e dibattiti con alcuni dei più importanti scrittori italiani, anche quest’anno, animeranno il piccolo Borgo.
Montereggio, aggrappato ai monti della Lunigiana, ha una storia unica e affascinante: da qui, nell’800, partirono gli abitanti con le gerle cariche di libri per venderli nei mercati delle città.
I libretti sull’Unità d’Italia, che le associazioni carbonare regalavano ai viandanti, nella speranza di garantirne la massima diffusione, diventano i primi volumi venduti dagli ambulanti. In questo modo il commercio dei libri prese piede e gli ambulanti cominciano a spostarsi con carretti trainati a mano o da animali, che presto si trasformano in bancarelle. E così i librai di Montereggio portano la lettura in tutti gli angoli del Paese.
Ad oggi sono circa 150 i loro discendenti che gestiscono importanti librerie in Italia e all’estero, come i Ghelfi, i Bertoni, i Fogola a Torino e Ancona oppure i Tarantola a Milano, Brescia e Venezia e ancora i Lazzarelli a Novara e tanti altri.
Un’avventura che vive ancora oggi grazie al Premio Bancarella, nato qui nel 1952, alla Festa del Libro, giunta quest’anno alla 16° edizione.
“Sono orgoglioso delle tradizioni che questo piccolo borgo conserva gelosamente: la cultura fa parte del dna dei montereggini e non è un caso che proprio Montereggio sia stato l’unico Paese in Italia ad essere inserito nel circuito internazionale delle Book Town, fondato nel 1961 da Richard Booth. – dichiara Claudio Novoa, Sindaco del Comune di Mulazzo – La Festa del Libro non è una qualsiasi festa d’estate, ma è un evento che mette in primo piano i libri, i contenuti e gli autori. Grazie alla cultura la Lunigiana diventa anche meta turistica: si scoprono le bellezze naturali del luogo e l’enogastronomia del territorio”.
“La capacità di leggere è fondamentale per l’esercizio della cittadinanza”, commenta Monica Barni, vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Toscana. “Promuovere la lettura deve essere allora uno sforzo coordinato di tutte le istituzioni e i soggetti che a più livelli operano per ampliare la possibilità di accesso alla cultura, soprattutto nelle periferie. La festa del libro di Montereggio, che si svolge da diversi anni in un piccolo borgo sui monti della Lunigiana, con la sua storia unica di librai che coinvolge l’intero paese, va esattamente in questa direzione. Abbiamo bisogno di misure concrete che coinvolgano tutti i soggetti della filiera del libro, a partire dalle biblioteche pubbliche, enti locali, ma anche editori, librerie, associazioni, scuole e università. Per questo motivo è nato il patto regionale per la lettura – al quale ha aderito anche il Comune di Mulazzo – che abbiamo lanciato nei giorni scorsi quale strumento efficace di governance per condividere, cooperare e monitorare gli impegni assunti”.
Numerosi gli incontri con gli scrittori che si svolgeranno nei 9 giorni della manifestazione e che spazieranno da storia, attualità, politica, sport e televisione.
Inaugurazione, sabato 24, con Lella Costa (ore 19.00) che presenta il suo ultimo lavoro “Ciò che possiamo fare”: una biografia di Edith Stein, mistica e studiosa morta ad Auschwitz, un dialogo a distanza tra due donne diversissime, ma alleate contro le discriminazioni che fondano e nutrono l’Europa nella tempesta del populismo e Antonio Padellaro (ore 20.00) che con “Il gesto di Almirante e Berlinguer”, racconta gli incontri negli anni ’70 tra lo storico segretario del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante e il segretario del Partito comunista italiano Enrico Berlinguer.
Domenica 25 si parla di attualità e politica con Andrea Salieri (ore 18.00) e la sua commedia politicamente scorretta “Il suicidio di Renzi”, segue Christian Pizzati (ore 19.00) con “La terra non andrà ai contadini” e Cristiano Ceresani (ore 21.00) con “Kerygma”.
Lunedì 26 si prosegue con Jacopo Franchi (ore 19.00) con “Solitudini connesse” a alle 21.00 Carlo Freccero con “Fata e strega” racconta l’evoluzione della tv in un viaggio che parte dagli sceneggiati del maestro Manzi fino ad arrivare a format, reality e social media.
Martedì 27 Domenico Guarino, Andrea Moratta e Andrea Lattanzi (ore 18.00) presentano “Eravamo tanto amati”, alle 19.00 Fabio Evangelisti con “i ragazzi dello stradone” e chiude alle 21.00 Chicco Avani con “Non chiamatemi Bubù”.
Mercoledì 28 Umberto Crocetti (ore 19.00) con “Il dialogo” mentre Francesco Bonazzi (ore 21.00), edito da Chiarelettere, presenta “Viva l’Italia”, una difesa dai luoghi comuni e dalle dicerie sul nostro Paese mettendo in luce le eccellenze italiane: non solo pizza, mandolino e cinema.
Giovedì 29 un salto indietro nel tempo con Matteo Manzin (ore 18.00) che racconta in “Garden in the sky with Diamonds” un’avventura nella Lunigiana degli anni ’20. Alle 19.00 Chiara Geloni parla di “Titanic” e alle 21.00 Alessandro Aleotti presenta “L’illusione del cambiamento”.
Venerdì 30 dopo Alberto Bradanini (ore 18.00) con “Oltre la Grande Muraglia” sarà la volta di Carlo Vanoni (19.00) critico d’arte contemporanea e autore di “A piedi nudi nell’arte”, sarà sul palco per un racconto che offre l’occasione per riflettere su bellezza, pensiero e amore.
Il Festival prosegue poi, alle 21.00, con la visione positiva sul nostro Paese di Ferruccio De Bortoli che presenta ”Ci salveremo”, un viaggio nelle virtù, spesso nascoste dell’Italia, perché una riscossa civica è possibile ma dipende da ogni singolo cittadino.
Chiuderà la kermesse un week end ricco di appuntamenti:
sabato 31 alle ore 18.00 ci sarà la premiazione e presentazione del libro vincitore del “Silent Book Contest 2019”: “Costruttori di Stelle” di Soojin Kwak”, a cui seguiranno due incontri imperdibili: alle 19.00 Auro Bulbarelli (Direttore di Rai Sport) porta a Montereggio il suo libro “Coppi per sempre”, scritto a quattro mani con Gianpietro Petrucci, racconta le gesta del più grande campione del ciclismo con foto e immagini d’epoca.
Mentre alle 21.00 Paolo Del Debbio con “Etica fiscale ed economica di Ezio Vanoni” rende omaggio al padre costituente e ministro delle finanze per i governi De Gasperi.
Chiuderanno il festival, Domenica 1 settembre, Marco Ferrari (ore 18.00) con “Rosalia Montmasson” e alle 19.00 Eugenio Giani che rende omaggio alla Toscana con “La Toscana giorno per giorno” un almanacco della storia, delle tradizioni e dei grandi personaggi della regione.