“Oggi molti studenti si ritrovano con un percorso scolastico non adeguato ai cambiamenti e all’innovazione didattica. Condivido le parole del Presidente Draghi : “È necessario allineare l’offerta educativa alla domanda delle nuove generazioni, investendo sulla continua formazione del personale scolastico. In questa prospettiva, particolare attenzione va riservata agli istituti tecnici. È stato stimato in circa tre milioni, nel quinquennio 2019-2023, il fabbisogno di diplomati di istituti tecnici nell’area digitale e ambientale”. A dirlo è l’onorevole lunigianese Cosimo Ferri.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), cioè il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, assegna risorse importanti agli istituti tecnici.
“In riferimento a questo stanziamento è doveroso ricordare che ci sono anche tante realtà locali che necessitano di essere lanciate, proprio partendo dalla necessità di leggere con un paradigma diverso la valenza degli istituto tecnici, ma soprattutto dei professionali, grande opportunità di formazione per soddisfare il gap fra richiesta di occupazione e formazione necessaria specifica”, aggiunge Ferri.
“Da ricordare l’Istituto Agrario IS Pacinotti-Belmesseri di Fivizzano, L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato del Marmo “P. Tacca” di Carrara, detto anche scuola del marmo, Istituto Professionale di Stato per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalita’ Alberghiera “Giuseppe Minuto” di Massa, l’Istituto Zaccagna Galilei di Carrara, l’Istituto Meucci di Massa, nonché l’Istituto Barsanti, sono realtà fortemente radicate nella formazione e proiettate verso dinamiche collegate al futuro. Pesa, anche nella nostra provincia, l’orientamento verso percorsi di studio non immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Gli studenti degli istituti tecnici possono supportare le piccole medie imprese con diplomati specializzati e orientati al lavoro, con competenze immediatamente spendibili. Abbiamo una grande possibilità per ripartire dalla formazione, istruzione e dall’inserimento delle nuove generazioni nel mondo del lavoro. Non perdiamo quest’occasione!”.