Assistiamo ormai da qualche tempo ad un fiorire di eventi di vario genere che ruotano intorno al tema della violenza di genere specie all’approssimarsi della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma mai, come in questa occasione, quella di sabato prossimo 23 novembre è importante essere accanto alla Pubblica Assistenza Croce Bianca di Aulla che, con il suo Sportello di ascolto Vanessa, ha voluto organizzare una Giornata di In-Formazione, aperta alla cittadinanza, dal titolo: “Percorsi contro la violenza sulle donne”.
Attesi prestigiosi relatori con cui le volontarie, le associazioni e le istituzioni dialogheranno attorno a domande come: “Cosa si deve aspettare una donna vittima di violenza di genere dalla giustizia?” oppure “Come può uno sportello antiviolenza sostenerne i propositi di denuncia ed i percorsi di rinascita?” Ad aprire i lavori, il Presidente della Croce Bianca Achille Guastalli insieme al Sindaco Roberto Valettini e all’assessore Katia Tomè, in Sala Consiliare, alle ore 10. A seguire interventi e conversazione con la dott.ssa Alessandra Conforti Sostituto Procuratore, la dott.ssa Maria Cristina Failla Magistrato Coordinatrice dell’Attività dello Sportello Antiviolenza del Comune di Lerici, il Commissario della Polizia di Stato Matteo Serafini della Questura della Spezia e la Commissario dott.ssa Elisabetta Moretti della Questura di Massa Carrara, con moderazione e presentazione della dott.ssa (ex Polizia di Stato) Marina Listante.
L’invito a questa iniziativa, che coinvolge principalmente i volontari della Croce Bianca e quelli di altre associazioni impegnati nel sociale, accanto alle 7 volontarie dello sportello Vanessa di Aulla, intende fare in modo che tutti possano diventare sentinelle attente ad ogni segnale di richiesta di aiuto delle donne offese. Una importante occasione, quindi, per offrire strumenti di analisi comprensione e contrasto del fenomeno, poi per evidenziare l’esistenza (da un anno) dello Sportello di ascolto di Aulla, primo della provincia per la rete ANPAS Toscana. Vari – spiega Listante – sono gli strumenti normativi messi in campo fino ad oggi per contrastare la violenza di genere, ma resta centrale, su tutto, la costruzione di una cultura che contrasti la violenza, per chi ne può essere in futuro vittima o potenziale autore, non dimenticando l’importanza di chi, per sua fortuna estraneo alla stessa, ne è anche solo testimone e, comunque, chiamato a svolgere un ruolo essenziale, per evitare che altre, o altri, possano esserne future vittime o futuri autori.
