Nella mattinata odierna, a Massa, è stata esposta – per la prima volta in questa provincia – la teca della “Quarto Savona 15”, l’autovettura della scorta del giudice Giovanni Falcone, distrutta nella nota strage di Capaci, durante la quale persero la vita, oltre al magistrato e alla moglie Francesca Morvillo, tre agenti della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Grazie all’impegno profuso nel corso degli anni dalla vedova del capo della scorta del giudice Falcone, Tina Montinaro, l’auto è divenuta, con il tempo, simbolo di memoria, legalità e della lotta alla criminalità organizzata.
L’iniziativa, organizzata congiuntamente dalla Prefettura di Massa Carrara e dal Comune di Massa, con le associazioni “Donatori e Volontari personale Polizia di Stato” e “Quarto Savona 15”, e che ha visto la partecipazione di diversi Enti e Associazioni del territorio, dopo la fase di disvelamento della teca in Piazza Aranci, ha preso luogo presso il Teatro Guglielmi di Massa, alla presenza di un folto pubblico composto dalle Autorità e dagli studenti della provincia.
Dopo la toccante testimonianza della vedova Montinari, nel corso degli interventi del Prefetto Aprea, del Sindaco di Massa e del Dott. Saltari, presidente dell’associazione dei Donatori, sono stati discussi, anche con le domande provenienti dagli studenti, i principali temi concernenti il contrasto alla mafia, rimarcando l’importanza cruciale dell’impegno non solo delle istituzioni, ma anche di tutti i cittadini, per sconfiggere la piaga della criminalità.
Inoltre, si è parallelamente svolta la compagna dal titolo “DAL SANGUE VERSATO AL SANGUE DONATO”, che, tramite il coinvolgimento dell’Azienda Usl toscana nord ovest, ha portato ad una dedicata raccolta di sacche di sangue donate dai rappresentanti delle Forze di Polizia, allo scopo di sensibilizzare tutti i cittadini alla cultura della donazione.
