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Le opere di Erminio Tansini

Durante la stagione estiva 2021 si sono svolti diversi eventi dedicati all’opera artistica di Erminio Tansini: in particolare, alla sua produzione di sculture in legno.

Questi lavori sono stati presentati al pubblico per la prima volta alla 57a Biennale di Venezia e dal 2018 sono protagonisti di «Forme sfuggenti»: rassegna di shooting attiva in Austria, in Francia, in Italia, nel Principato di Monaco e in Svizzera.

La serie ambienta temporaneamente e fotografa le creazioni dell’autore in luoghi scenografici come parchi archeologici, boschi, scogliere, edifici monumentali, laghi, fiumi e paesaggi alpini.

Per le scenarizzazioni in alta montagna compiute fra il giugno e il settembre scorsi sono state scelte tre location in Trentino-Alto Adige, nel Tirolo del Nord e nel Cantone dei Grigioni: il Penser Joch di Sarentino/Sarnthein, il Timmelsjoch di Sölden e il Dreisprachenspitze di Val Müstair, situati fra i 2.200 e i 2.900 metri di altitudine.

Qui, tra Bolzano, Imst e l’Engiadina Bassa, gli scabri massicci rocciosi delle Alpi Retiche hanno fatto da pendant con il carattere essenziale delle opere tansiniane.

Un diverso approccio è stato invece adottato nelle sessioni fotografiche di ambito cittadino, dove il compito di diventare fulcri e contraltari visivi per le sculture è stato affidato alle architetture urbane.

Cosa verificatasi durante la tappa di «Forme sfuggenti» svoltasi a Reggio nell’Emilia, che ha tenuto come riferimento la moderna torre del Parco dell’Acqua.

Al contrario, l’antichità degli scenari ha contrassegnato le scenarizzazioni ospitate nella Cittadella di Alessandria, nel Castello Visconteo Sforzesco di Novara e, in Lunigiana, presso la Fortezza di Sarzanello a Sarzana.

Decisamente improntati alla varietà sono gli scorci urbani scelti per l’evento di Mantova, i cui set sono stati allestiti sulle sponde del Lago Inferiore, davanti alla Rocca di Sparafucile e nel Palazzo Ducale.

Paesaggi molto diversi fra loro hanno fatto da sfondo agli appuntamenti della stagione estiva 2021, spaziando dalle Alpi svizzere e austriache agli skyline cittadini fino alla costa ligure.

Vari siti fra Tigullio, Cinque Terre e Golfo dei Poeti avevano già accolto i set fotografici di «Forme sfuggenti» nel biennio 2018-2019: per esempio, Punta Mesco fra Monterosso al Mare e Levanto, il Castello di San Giorgio alla Spezia, le falesie di Riomaggiore, il Castello Doria di Porto Venere, la Grotta del Diavolo a Vernazza e il Castello Brown di Portofino.

Fra il luglio e l’agosto scorsi per le ambientazioni lungo la Riviera di Levante la scelta è caduta su due location nel territorio di Genova: la Fortezza di Villafranca a Moneglia e la Baia delle Favole a Sestri Levante.

La parte finale dell’estate ha visto l’apertura al pubblico della mostra fotografica multimediale Luoghi insoliti. Allestito in uno dei laboratori dell’artista fra agosto e settembre, l’evento è stato la settima tappa della rassegna espositiva «Chimere», attiva nel Nord Italia dal 2018 e dedicata agli scatti ripresi sui set di «Forme sfuggenti».

Terminata la bella stagione, le iniziative riguardanti l’arte di Erminio Tansini non si sono fermate. Altre mostre (di pittura, scultura e fotografia) e sessioni fotografiche sono state programmate in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Toscana e Veneto: per esempio, ad Alessandria, Brescia, Forte dei Marmi, La Spezia, Massa, Parma, nel Queyras, nella Val di Susa, in quella del Taro e a Verona.

Immagine: scultura lignea di Erminio Tansini ripresa al Dreisprachenspitze/Piz da las Trais Linguas (Engiadina Bassa/Val Müstair). Foto di Davide Tansini (settembre 2021)

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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