Si chiama Nils Olger, è un regista austriaco e ha girato un docufilm sulle stragi naziste in Lunigiana intitolato Eine Eiserne Kassette (Una cassetta di ferro). Nils infatti ha trovato le immagini per la sua opera in una cassetta di ferro appartenente a suo nonno, Olaf Jürgenssen, medico distaccato nel cosrrso della guerra, che poi scoprì aver prestato servizio come paramedico al seguito di Walter Reder, ufficiale delle SS, responsabili delle stragi che nell’agosto del 1944 insanguinarono le montagne della zona, con centinaia di vittime civili.
“Dopo la morte di mio nonno ho chiesto a mia nonna di poter vedere le sue cose – spiega Nils all’Eco della Lunigiana – Lei mi ha mostrato questa cassetta di ferro la cui chiave era chiusa in una cassaforte, mi ha mostrato alcune stampe e poi l’ha richiusa. La cosa buffa che dopo ho iniziato a cercare nella casa e ho trovato molto di più, 11 negativi tra 377 altri relativi alla famiglia in un guardaroba nell’area di lavoro di mio nonno. Nei negativi ho trovato le immagini di Walter Reder, sapevo chi fosse, ma non tutto. Per me fu la prova che mio nonno fosse stato con le SS e ho cercato di investigare per scoprire di più.
Sono andato a Vinca immediatamente senza sapere esattamente cosa contenessero i negativi. La prima cosa che ero riuscito ad identificare era la strada per Vinca come era all’epoca, non era come oggi ma sul retro si poteva vedere il monte Sagro e così su internet ho scoperto dove si trovava quel luogo. Sapevo della Linea Gotica e di Reder e il resto è stato un colpo di fortuna. Non sapevo che quelle foto fossero state scattate nel periodo delle stragi.
Non ero sicuro la prima volta che fosse l’approccio giusto perchè queste foto non mostravano crimini di guerra ma mostravano i luoghi dove questi erano stati perpetrati. L’unica cosa che volevo era portare le foto dove erano state scattate, così sono arrivato in Italia e ho iniziato a fare interviste agli abitanti di Vinca. Soprattutto la prima volta non sapevo se fosse l’approccio giusto perchè avevo questi negativi in mano che erano legati a crimini di guerra. C’erano alcune immagini di soldati nazisti in uniforme. Non ero molto a mio agio ad andare in giro a mostrare queste immagini alle persone. Loro hanno reagito in modo molto diverso. Alcuni non erano della generazione che ha affrontato la guerra. Qualcuno ha provato ad aiutarmi ed era interessato, altri meno. Mi è capitato anche di parlare con dei fascisti, insomma con ogni tipo di persona.
In generale a Vinca quando ho raccontato la storia di mio nonno le persone sono state accoglienti e di aiuto.
Il centro del film è sui crimini di guerra a Vinca e San Terenzo perchè le immagini mostrano le vecchie vie e le vecchie storie e seguendo la pista ho potuto capire meglio di cosa parlassero.
Volevo scoprire cosa avesse fatto mio nonno in quell’epoca in Italia, quale fosse la sua parte in tutto quello che era successo, ma in parte avevo l’impressione che le immagini non mi appartenessero realmente, ma che fossero restituite ai luoghi a cui appartenevano e alle persone che hanno vissuto e che vivono quei luoghi”.
“Mi piacerebbe tornare in Italia per proiettare il film. Ho mostrato un’anteprima alle persone coinvolte a agli abitanti di Vinca e San Terenzo, ma mi piacerebbe trovare il modo di portarlo di nuovo a un pubblico più esteso”, conclude Nils.
A inizio della settimana Nils Olger ha avuto la premiere di Eine Eiserne Kassette in Germania e a novembre sarà in tour nei cinema tedeschi. Il film ha partecipato ai festival Viennale 2018, Diagonale 2019, Vienna Jewish Filmfestival 2019 e Filmfest Hamburg 2019.
Info:
eiserne-kassette.de
olger.net
sixpackfilm.com
Guarda la fotogallery (si ringrazia Nils Olger)
Leggi anche:
https://ecodellalunigiana.it/2019/06/03/fivizzano-la-storia-di-udo-surer-vince-un-premio-premiati-ceccarini-settimini-e-molinari/