Anche nel 2024 la Toscana si conferma tra le regioni più attive nella donazione di sangue, plasma e piastrine. Con 163.706 unità raccolte, si registra un aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente, portando il tasso di donazione a 44,7 unità ogni 1.000 abitanti, ben al di sopra della media nazionale di 40 unità.
A contribuire a questo risultato sono stati 118.031 donatori, di cui l’84,7% iscritti a un’associazione di volontariato. In particolare, si sono aggiunti 20.220 nuovi donatori rispetto al 2023, segnando un’importante crescita per il sistema trasfusionale regionale. Il forte impegno nella donazione si riflette anche nei numeri positivi relativi ai trapianti di organi, resi possibili grazie al costante supporto dei donatori di sangue.
“La cultura della solidarietà e del volontariato, profondamente radicata nella nostra comunità, ha permesso di aumentare le donazioni nonostante le difficoltà legate al calo demografico” ha dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani, sottolineando come la Toscana continui a essere un modello di efficienza nella gestione della sanità pubblica.
L’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, ha ribadito l’impegno della Regione nel migliorare l’accessibilità ai centri trasfusionali, lavorando a un sistema più accogliente e con orari compatibili con le esigenze dei donatori. “Ringraziamo ogni singolo donatore, le associazioni e i professionisti che operano nei centri trasfusionali: il loro contributo è essenziale per la nostra sanità”, ha dichiarato.
Tra le iniziative messe in campo nel 2024, il Protocollo per rafforzare la collaborazione tra aziende, associazioni ed enti pubblici e l’impiego di fondi ministeriali per incentivare la donazione di plasma. Fondamentali anche le aperture straordinarie estive, che hanno permesso di mantenere l’autosufficienza del sistema trasfusionale anche nei periodi critici.
Anche la raccolta di plasma è in crescita: nel 2024 la Toscana ha inviato 67.312 kg al frazionamento industriale per la produzione di farmaci plasmaderivati, segnando un incremento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Un risultato che ha contribuito a ridurre la spesa per l’acquisto di farmaci plasmaderivati, come evidenziato da Bezzini.
Infine, la Toscana si distingue anche per la capacità di garantire supporto trasfusionale a pazienti provenienti da altre regioni. Secondo l’Agenas, l’indice di soddisfazione della domanda interna è pari a 1,02, confermando la straordinaria autosufficienza della sanità toscana nell’assicurare cure tempestive ed eque a tutti i cittadini.