Dimore storiche, torna la giornata nazionale il 25 maggio

l più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte. Domenica 25 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XV edizione. Su oltre 500 monumenti nazionali che apriranno per l’occasione, 112 sono in Toscana: 7 ad Arezzo, 37 a Firenze, 1 a Livorno, 14 a Lucca, 21 a Massa Carrara, 1 a Pistoia, 22 a Siena e 9 nelle Terre di Pisa. Castelli, rocche, ville, parchi e giardini che saranno visitabili gratuitamente offrendo l’opportunità di immergersi nella bellezza senza tempo del patrimonio artistico e culturale nazionale.

Tante le nuove Dimore Storiche toscane che aprono i loro cortili e giardini per la Giornata Nazionale a Mulazzo saranno visitabili il Castello di Lusuolo, la Casa Museo di Dante in Lunigiana e il Palazzo Malaspina – Centro Studi Storici Alessandro Malaspina dove alle 16 si terrà la presentazione “Il palazzo di famiglia di Alessandro Malaspina. Genio politico – non solo navigatore – toscano del XVIII secolo” a cura della direttrice dott. Francesca Guastalli mente ad Aulla, l’Abbazia e Museo di San Caprasio, la Fortezza della Brunella e il Castello di Palleronecon la mostra personale del pittore locale contemporaneo Alberto Stomeo. A Fivizzano, il giardino di Palazzo Fantoni Bononi, la Biblioteca civica Abate “Emanuele Gerini”, il Museo di San Giovanni degli Agostiniani, l’Oratorio di San Carlo, il Convento del Carmine e la Chiesa della Misericordia. A Licciana Nardi i castelli Malaspina di Monti e di Terrarossa e il Castello di Pontebosio e a Pontremoli il Giardino dei Riccioli di Villa Pavesi Negri-Baldini, l’antico mulino La Serra – Casa Belmesseri dove sarà possibile pranzare in loco e partecipare alla degustazione a pagamento di vini dell’azienda agricola e il Castello del Piagnaro per il quale è prevista la visita, con biglietto ridotto, anche del Museo delle Statue Stele Lunigianesi. Visitabili anche il Castello Malaspina di Tresana e il Castello Malnido e il Museo Etnografico della Lunigiana di Villafranca in Lunigiana.

“Il patrimonio culturale privato in Italia rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo del Paese. Con oltre 43.000 dimore storiche censite, il nostro Paese ospita il più grande museo diffuso d’Italia che racconta l’identità delle comunità locali” Così Giacomo di Thiene, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. “La nostra Giornata Nazionale, che giunge alla quindicesima edizione, è ormai una vera e propria tradizione che celebra la bellezza e la storia italiana. Una manifestazione di cui andiamo molto fieri non solo per la quantità di pubblico che oramai coinvolge, ma per la sua capacità di raccontare alla società e alle istituzioni l’impatto occupazionale ed economico che i beni culturali generano sul territorio valorizzando tradizioni e competenze locali; valorizzando la nostra memoria e a partire da essa contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile in cui il capitale umano divenga un fattore strategico e aggiuntivo per la crescita” conclude di Thiene. 

Dimore storiche, torna la giornata nazionale il 25 maggio - dimore, dimore storiche

Circa 20 mila dimore storiche private accolgono visitatori nell’arco dell’anno a dimostrazione del loro ruolo di attrattori culturali e turistici e della loro capillarità sul territorio. l’11% si trova nei piccolissimi comuni con meno di 2.000 abitanti, il 17% in quelli con meno di 5.000 abitanti; complessivamente il 54% è situato in centri abitati con meno di 20.000 residenti. Inoltre, una dimora su quattro si trova in contesto rurale. Questi dati sottolineano l’importanza delle dimore storiche nel contrastare lo spopolamento delle aree interne e favorire lo sviluppo delle imprese artigiane legate alla manutenzione di questi beni oltre alla diversificazione dei flussi turistici, portando benefici economici anche alle aree meno frequentate dai grandi circuiti internazionali. 

Negli ultimi anni, infatti, il turismo di prossimità ha registrato una crescita significativa raggiungendo 34 milioni di visitatori annui e offrendo nuove prospettive per la valorizzazione delle dimore storiche. 

L’iniziativa, un’immersione nella storia che rende il nostro Paese unico, si svolge in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), l’Associazione culturale Città Nascosta, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, la Camera di Commercio Toscana Nord Ovest e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero della Cultura e di Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Arezzo, Provincia di Livorno, Provincia di Lucca, Provincia di Grosseto, Provincia di Massa Carrara, Provincia di Pisa, Provincia di Pistoia, Provincia di Siena e degli ambiti territoriali The Lands of Giacomo Puccini e Terre di Pisa. L’evento è realizzato con il sostegno di Fondazione CR Firenze, Generali – Agenzia Generali di Empoli Iacopo Speranza, il contributo di Poste Italiane S.p.A. e la media partnership di TGR e Rai Pubblica Utilità.

l più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte. Domenica 25 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XV edizione. Su oltre 500 monumenti nazionali che apriranno per l’occasione, 112 sono in Toscana: 7 ad Arezzo, 37 a Firenze, 1 a Livorno, 14 a Lucca, 21 a Massa Carrara, 1 a Pistoia, 22 a Siena e 9 nelle Terre di Pisa. Castelli, rocche, ville, parchi e giardini che saranno visitabili gratuitamente offrendo l’opportunità di immergersi nella bellezza senza tempo del patrimonio artistico e culturale nazionale.

Tante le nuove Dimore Storiche toscane che aprono i loro cortili e giardini per la Giornata Nazionale a Mulazzo saranno visitabili il Castello di Lusuolo, la Casa Museo di Dante in Lunigiana e il Palazzo Malaspina – Centro Studi Storici Alessandro Malaspina dove alle 16 si terrà la presentazione “Il palazzo di famiglia di Alessandro Malaspina. Genio politico – non solo navigatore – toscano del XVIII secolo” a cura della direttrice dott. Francesca Guastalli mente ad Aulla, l’Abbazia e Museo di San Caprasio, la Fortezza della Brunella e il Castello di Palleronecon la mostra personale del pittore locale contemporaneo Alberto Stomeo. A Fivizzano, il giardino di Palazzo Fantoni Bononi, la Biblioteca civica Abate “Emanuele Gerini”, il Museo di San Giovanni degli Agostiniani, l’Oratorio di San Carlo, il Convento del Carmine e la Chiesa della Misericordia. A Licciana Nardi i castelli Malaspina di Monti e di Terrarossa e il Castello di Pontebosio e a Pontremoli il Giardino dei Riccioli di Villa Pavesi Negri-Baldini, l’antico mulino La Serra – Casa Belmesseri dove sarà possibile pranzare in loco e partecipare alla degustazione a pagamento di vini dell’azienda agricola e il Castello del Piagnaro per il quale è prevista la visita, con biglietto ridotto, anche del Museo delle Statue Stele Lunigianesi. Visitabili anche il Castello Malaspina di Tresana e il Castello Malnido e il Museo Etnografico della Lunigiana di Villafranca in Lunigiana.

“Il patrimonio culturale privato in Italia rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo del Paese. Con oltre 43.000 dimore storiche censite, il nostro Paese ospita il più grande museo diffuso d’Italia che racconta l’identità delle comunità locali” Così Giacomo di Thiene, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. “La nostra Giornata Nazionale, che giunge alla quindicesima edizione, è ormai una vera e propria tradizione che celebra la bellezza e la storia italiana. Una manifestazione di cui andiamo molto fieri non solo per la quantità di pubblico che oramai coinvolge, ma per la sua capacità di raccontare alla società e alle istituzioni l’impatto occupazionale ed economico che i beni culturali generano sul territorio valorizzando tradizioni e competenze locali; valorizzando la nostra memoria e a partire da essa contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile in cui il capitale umano divenga un fattore strategico e aggiuntivo per la crescita” conclude di Thiene. 

Circa 20 mila dimore storiche private accolgono visitatori nell’arco dell’anno a dimostrazione del loro ruolo di attrattori culturali e turistici e della loro capillarità sul territorio. l’11% si trova nei piccolissimi comuni con meno di 2.000 abitanti, il 17% in quelli con meno di 5.000 abitanti; complessivamente il 54% è situato in centri abitati con meno di 20.000 residenti. Inoltre, una dimora su quattro si trova in contesto rurale. Questi dati sottolineano l’importanza delle dimore storiche nel contrastare lo spopolamento delle aree interne e favorire lo sviluppo delle imprese artigiane legate alla manutenzione di questi beni oltre alla diversificazione dei flussi turistici, portando benefici economici anche alle aree meno frequentate dai grandi circuiti internazionali. 

Negli ultimi anni, infatti, il turismo di prossimità ha registrato una crescita significativa raggiungendo 34 milioni di visitatori annui e offrendo nuove prospettive per la valorizzazione delle dimore storiche. 

L’iniziativa, un’immersione nella storia che rende il nostro Paese unico, si svolge in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), l’Associazione culturale Città Nascosta, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, la Camera di Commercio Toscana Nord Ovest e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero della Cultura e di Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Arezzo, Provincia di Livorno, Provincia di Lucca, Provincia di Grosseto, Provincia di Massa Carrara, Provincia di Pisa, Provincia di Pistoia, Provincia di Siena e degli ambiti territoriali The Lands of Giacomo Puccini e Terre di Pisa. L’evento è realizzato con il sostegno di Fondazione CR Firenze, Generali – Agenzia Generali di Empoli Iacopo Speranza, il contributo di Poste Italiane S.p.A. e la media partnership di TGR e Rai Pubblica Utilità.

Gli ingressi ad alcune dimore sono a numero limitato ed è necessaria la prenotazione. L’elenco suddiviso per province e le modalità di accesso sono indicate sul .sito dell’Associazione Dimore Storiche Italiane

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