Sarà inaugurata sabato 2 settembre alle 18 al Castello di San Terenzo la mostra di Marco Tagliafico “Guardare il cielo, vedere il mare”, a cura di Davide Marcesini, presidente di Spazi Fotografici e fotografo. Patrocinata dalla Direzione Regionale Musei della Liguria e dal Comune di Lerici, inserita nel calendario eventi del Castello di San Terenzo, la mostra, costruita negli spazi dello stesso castello, si compone di opere in cianotipia, site-specific e su vetro.
Il titolo, dai molti significati, rimanda al processo dell’autore come possibilità (e tentativo) di “comunicazione col divino, contemplazione di volta celeste, rivolgersi al cielo, ricerca di aiuto e accettazione dell’imprevedibile, del cambiamento. In parallelo come frutto dell’idea, intenzione e obiettivo di poter riflettere, tramite il lavoro artistico, sulla visione, sull’immagine, sulle capacità e sulle scelte nello sguardo, sulle nostre possibilità percettive, sullo spaesamento (o orientamento). “Guardare il cielo, vedere il mare” è, insomma, sintesi di operazioni che Tagliafico porta avanti da tempo. Marco Tagliafico (Alessandria, 1985) è un artista operante col visivo, vincitore nel 2021 del premio New Post Photography al Mia Fair.
Dopo il master di Fondazione Modena Arti Visive (2018) ha esposto le sue opere in mostre e contesti importanti come, fra gli altri: Art Verona 2022, Da Guarene all’Etna a cura di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Guarene, 2019), Boiling Projects a cura di Fondazione Oelle (Catania, 2020), UKYA City Takeover (New Art Exchange Gallery Nottingham, 2019), Fly me to the moon a cura di Claudio Composti (Leica Galerie Milano, 2019), 10 years old (Fondazione Cassa di Risparmio Modena, 2017). In occasione dell’apertura Spazi Fotografici, partner culturale e tecnico dell’evento, organizza – alle 19 – la presentazione de L’immagine militante (Seipersei Edizioni), ultimo libro del critico d’arte, docente e curatore Luca Panaro (ingresso libero). Per informazioni: www.spazifotografici.it. La mostra resterà visitabile sino al 13 settembre negli orari di apertura del Castello.
Sulla presentazione del libro
A cura di Spazi Fotografici
L’immagine militante, Luca Panaro
L’immagine militante è l’ultimo libro, raccolta di saggi, di Luca Panaro. Come si legge dalla scheda del libro: Panaro già si distingue per essere tra i critici che non rimangono estranei alla vita artistica del proprio tempo, ma s’impegnano attivamente, affiancando con i loro scritti l’opera creativa degli artisti, dibattendo idee, entrando nel vivo delle polemiche, sia con recensioni di opere nuove, sia soprattutto con articoli ragionati. I saggi raccolti in questo libro si riferiscono a dodici artisti con i quali Luca Panaro ha avuto un rapporto di collaborazione duraturo, uno scambio costante nel corso degli anni, tanto che per ogni artista sono riportati più contributi, spesso coevi alla realizzazione dell’opera, prodotti con lo scopo di offrire uno strumento di lettura alla singola pratica autoriale. Questi trentadue scritti sono da considerarsi anche come un atto di fiducia degli artisti nei confronti del critico, scelto più di una volta come primo interprete della loro ricerca. L’arte non è solo una storia di stili ma anche e soprattutto di relazioni e idee, che sono fondanti nella costruzione del pensiero critico, specie quando l’orizzonte temporale della ricerca corrisponde alla propria contemporaneità.
Luca Panaro nasce a Firenze nel 1975. È critico d’arte e curatore, insegna all’Accademia di Belle Arti di Bologna, all’Accademia di Brera, all’Isia di Urbino e al corso per curatori di Fondazione Modena Arti Visive. Dal 2013 al 2016 ha insegnato Iconografia fotografica al Politecnico di Milano, sede di Piacenza. Tra i suoi libri: L’occultamento dell’autore (Apm, 2007), Tre strade per la fotografia (Apm, 2011), Conversazioni sull’immagine (Danilo Montanari, 2013), Casualità e controllo (Postmedia books, 2014), Visite brevi (Quinlan, 2015), Photo Ad Hoc (Apm, 2016), Un’apparizione di superfici (Apm, 2017), Dialoghi brevi (Quinlan, 2018), La fotografia oltre la ripetizione (Danilo Montanari, 2019). Ha pubblicato su Enciclopedia Treccani XXI Secolo il saggio Realtà e finzione nell’arte contemporanea (2010), co-curato l’opera in più volumi Generazione critica (Danilo Montanari, 2014-2017) e le due edizioni di Effimera (Apm, 2016-2017), oltre a una serie di cataloghi e monografie su artisti contemporanei. Ha realizzato varie mostre in Italia e all’estero presso istituzioni pubbliche e private (Biennale 4 Praga, Tongji University Shanghai, Marca Catanzaro, Fondazione Marconi Milano, Ambasciata d’Italia a Copenhagen, Fondazione Modena Arti Visive, Ambasciata d’Italia a Berlino, Musei di Palazzo dei Pio Carpi, Castello Sforzesco Milano). Ha fondato a Milano il progetto Chippendale Studio e l’archivio Dummy Photobook. È direttore artistico di Centrale Festival e Zenato Academy.