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CSP Alta Lunigiana replica a Varese e Vallelonga: "Dati ufficiali ISTAT, sì a confronto pubblico sulla sanità in Lunigiana"

Riceviamo e pubblichiamo da parte del Comitato di Salute Pubblica Alta Lunigiana:
Vorremmo spiegare al direttore della SdS (Società della Salute) Rosanna Vallelonga e al presidente della medesima Riccardo Varese che i dati riportati dal “sedicente” Comitato di Salute Pubblica Alta Lunigiana (CSP Alta Lunigiana) non sono dati di fantasia ma sono i dati che le stesse istituzioni della Regione Toscana forniscono annualmente, istituzioni come l’Osservatorio Sociale Regionale promosse e ufficialmente riconducibili al governo della Regione e all’assessorato regionale alla sanità.
Il dato riportato nel rapporto (come da grafico che segue), è un dato ufficiale ISTAT, ed è riferito a livello di Zona sociosanitaria (in questo caso coincidente con la SdS Lunigiana), ed è riferito alla spesa per tutti gli interventi dedicati all’area disabilità messi in atto sia dai comuni singoli che dalla Sds. In altre parole, si tratta della spesa totale.

L’insieme delle attività oggetto di rilevazione è quello definito dalla Legge quadro n. 328 dell’8 Novembre 2000 e dell’articolo 128 del decreto legislativo n. 112 del 31 Marzo 1998: per “servizi sociali” si intendono tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona (in questo caso disabile) incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario. In pratica i dati richiesti nel questionario (sia alle singole Amministrazioni Comunali che alla SDS) riguardano gli interventi e i servizi realizzati dai Comuni singolarmente o in forma associata con finalità socio-assistenziale. 
Il dato riportato è quello che viene trasmesso ad ISTAT, e non è frutto di una elaborazione dell’Osservatorio Sociale; la spesa pro capite che risulta è effettivamente la più bassa della Toscana. 
Riteniamo oltremodo offensive le ingiurie rivolte dai due dirigenti nei confronti di un comitato di semplici cittadini, di aver strumentalizzato la sofferenza dei disabili per fini elettorali, accuse gravissime soprattutto perché indirizzate a chi disabile in sedia a rotelle come il candidato alle regionali che ha partecipato al presidio, ovvero Luigi Gariano (candidato nella lista di Tommaso Fattori per Toscana a Sinistra). 
Nessun membro del nostro comitato è candidato alle elezioni regionali e nessuno di noi appartiene a partiti politici. Anzi il nostro partito è quello del diritto alla salute garantito a tutti; il nostro partito è la Costituzione Italiana!
Ovviamente rifiutiamo e rigettiamo questa provocazione tesa sicuramente a buttare la questione in caciara e battibecco, il CSP Alta Lunigiana non ha come missione lo scontro personale con i dirigenti ASL che ci insultano, il nostro fine è la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione di un bene comune così indispensabile come lo è il servizio sanitario pubblico. 
Cogliamo invece con piacere e con spirito costruttivo l’invito fatto da Varese e Vallelonga ad incontrare il CSP Alta Lunigiana in un dibattito pubblico sulla sanità in Lunigiana, siamo fermamente convinti che allargare la partecipazione a questo dibattito a tutta la cittadinanza interessata sia molto utile, la sanità è di tutti e con tutti  e davanti a tutti se ne deve discutere.
Dunque, questo incontro pubblico sarà l’occasione per i cittadini di discutere anche delle proposte fatte dal CSP e sulle quali Varese e Vallelonga non hanno espresso un parere ovvero: 
– il potenziamento del servizio medico pediatrico ormai ridotto agli sgoccioli (3 giorni a settimana sia a Pontremoli che a Fivizzano),
– l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico che colleghi l’ospedale di Pontremoli al territorio della Alta Lunigiana – il ritorno del centro prelievi dell’Alta Lunigiana all’interno della sua sede naturale e più adeguata cioè l’ospedale S. Antonio Abbate di Pontremoli dove  ampiezza degli spazi e vicinanza con tutti i servizi sanitari rendono possibile l’organizzazione di un servizio efficiente e raggiungibile per tutti, in particolare per i disabili grazie alla presenza costante di medici e soccorritori per ogni emergenza. Con il centro prelievi in ospedale, inoltre, potrebbero essere eliminate le liste d’attesa e le prenotazioni rese necessarie dagli spazi limitati di via Mazzini. 
Ad oggi il CSP ha già raccolto oltre 300 firme di lunigianesi che sottoscrivono le nostre proposte, vorremmo sapere cosa ne pensano Varese e Vallelonga.
Di seguito pubblichiamo nuovamente i dati dell’Osservatorio Regionale Sociale con la specificazione che la tabella grafica in nostro possesso è relativa ai dati del 2015, quella aggiornata del 2019 ha visto la spesa dei comuni della Lunigiana rimanere all’ultimo posto ma con una tendenza a peggiorare (unica fra tutte), altri comuni non hanno guadagnato posizioni ma almeno hanno invertito sia pur di poche virgole la tendenza, i comuni della Lunigiana sono gli unici ad essere riusciti a peggiorare.
Comitato di Salute Pubblica Alta Lunigiana

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