Sono tanti, sono già allestiti in sicurezza e sono presenti in ogni angolo del territorio, compresi quelli più difficili da raggiungere. I circoli Acli sono luoghi appropriati per diventare punti vaccinali. “Usate le nostre sedi per somministrare i vaccini”, è l’appello rilanciato da Acli Toscana alla Regione, in vista di un’accelerazione del piano vaccinale.
“I nostri circoli sono oltre 200 e hanno la caratteristica di capillarità sul territorio, in alcuni borghi sono addirittura l’unico presidio esistente”, commenta Giacomo Martelli, presidente Acli Toscana. “Sono quindi un’importante risorsa per imprimere una svolta al programma di immunizzazione della regione, e per raggiungere più Toscani possibile, soprattutto per agevolare chi ha difficoltà o reticenze a spostarsi e a recarsi nelle grandi hub. Inoltre, i nostri spazi sono già predisposti secondo i protocolli anti Covid, hanno spesso aree esterne e sono dotati di pannelli di plexiglass, gel igienizzanti, prodotti sanificanti certificati. Anche i nostri soci sono pronti a dare, ancora una volta, una mano nella lotta alla pandemia”, aggiunge la Responsabile allo Sviluppo Associativo Regionale di Acli Elena Pampana.
I circoli Acli, con l’entrata della Toscana in zona gialla, hanno ripreso la somministrazione di alimenti e bevande, seguendo le stesse regole di bar e ristoranti, ma le attività ricreative, culturali e associative sono ancora sospese. “Chiediamo di poter riaprire con tutte le nostre funzioni al più presto, con attività in presenza, secondo le linee guida che ci verranno indicate: i circoli sono luoghi di socialità, di cultura, di solidarietà, hanno bisogno di riaprire. E la comunità ha bisogno dei nostri circoli”, conclude Giacomo Martelli.