“Conosci, raccogli, proteggi”, questo lo slogan del nuovo percorso didattico che il Consorzio Bonifica 1 Toscana Nord ha proposto alle scuole, per far conoscere ai giovani studenti il valore del territorio attraverso lo studio dei corsi d’acqua. Divulgare la conoscenza del sistema dei fiumi, torrenti e canali, la loro importanza per la sicurezza idrogeologica delle popolazioni che abitano colline, valli e pianure è un’attività che il Consorzio svolge da tempo, per mostrare a tutti i cittadini, la complessità del territorio il cui funzionamento poggia su un lavoro e una progettazione non immediatamente visibile.
I tecnici dell’Ente di bonifica entrano nelle scuole, portando le foto dei lavori, mostrando il funzionamento delle opere e degli impianti, spiegando il percorso che l’acqua compie scorrendo sul territorio, dalla sorgente fino al mare. Saranno 150 gli studenti coinvolti nel progetto in Lunigiana. “Sono state tutte accolte le richieste provenienti dagli insegnanti delle scuole di Pontremoli, Bagnone, Villafranca e Fivizzano con i quali nei prossimi giorni definiremo i progetti nel dettaglio – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – E’ interessante anche questo aspetto della nostra offerta didattica, ovvero scegliere caso per caso quale corso d’acqua o quale opera idraulica si voglia conoscere. Il lavoro del Consorzio spazia molto a seconda di dove ci troviamo e solo in Lunigiana è possibile parlare di torrenti collinari, come del grande fiume Magra, degli usi moderni dell’acqua con idroelettrico e irrigazione o della captazione degli antichi mulini che sono parte integrante della cultura e dello sviluppo locale.”
Il progetto didattico, che il Consorzio offre gratuitamente alle scuole, prevede oltre alle lezioni in classe, specifiche uscite sul territorio per “toccare con mano” gli argomenti illustrati.
“La sicurezza idraulica resta al primo posto del nostro lavoro, ma dedichiamo ampio spazio anche al rispetto dell’ambiente, affiancando ai nostri tecnici esperti naturalisti e promuovendo la raccolta dei rifiuti (a partire da quelli prodotti dagli studenti nel corso della giornata) per sottolineare l’importanza della cura degli spazi naturali, che visiteremo in punta dei piedi, lasciandoli intatti come li abbiamo trovati – chiude Ridolfi””.