12 Novembre 2024, martedì

Confcooperative Toscana: “Donne motore della cooperazione, ma c’è ancora molto da fare”

“Le donne sono da sempre un motore importante nel mondo della cooperazione: la loro presenza è maggioritaria tra gli addetti, tra i soci, e sempre di più anche nella governance delle nostre imprese cooperative”. Lo ha affermato Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana, intervistata oggi da Radio Toscana in occasione della festa della Donna. “Stiamo cercando di fare un investimento mirato – ha spiegato – proprio per garantire, attraverso percorsi formativi e di coinvolgimento, un maggior ruolo proprio dello sguardo femminile anche all’interno della nostra economia cooperativa”.

La partecipazione femminile, ha sottolineato Fiaschi, è “un elemento importante, perché sappiamo che il tema dell’inclusione lavorativa delle donne, la capacità di far partecipare le donne al nostro mercato del lavoro e anche alla nostra attività economica rappresenta uno degli obiettivi del nostro Paese e dell’Europa, e più in generale dopo la pandemia tutto questo ovviamente ha assunto carattere di urgenza, dal momento che sono proprio le donne ad aver pagato il prezzo piu alto dell’emergenza sia in termini di occupazione e di reddito, che di aggravamento del carico di cura familiare. Al di la della retorica dell’8 marzo c’è ancora molto da fare, perché il coinvolgimento delle donne non è mai stato e non sarà nemmeno per il futuro automatico. Sono necessari un piano pluriennale di investimenti a tutto tondo: in formazione, accompagnamento all’autoimprenditorialità, servizi di conciliazione, sostegno all’utilizzo sostenibile dello smart work per trasformare questo goal strategico in un risultato conseguibile “.

È dunque importante promuovere percorsi formativi “che facciano crescere le nostre imprenditrici – osserva Silvia Andreini, coordinatrice della Commissione dirigenti cooperatrici di Confcooperative Toscana – all’interno delle aziende in termii di competenze, ma anche percorsi di crescita per acquisire consapevolezza del proprio ruolo in azienda e là dove si fa rappresentanza. Ed è importante promuovere tutte le modalità di conciliazione vita-lavoro che consentono alle donne di impegnarsi in maniera importante nelle aziende e nei luoghi di rappresentanza, alleggerendo il loro carico di lavoro relativo agli oneri familiari. Perché la presenza delle donne fa la differenza”.

Redazione
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