8 Novembre 2024, venerdì

Confartigianato, a Carrara un altro negozio abbassa la serranda: subito azioni per il centro che sta morendo

Un negozio che abbassa la serranda per sempre è una notizia che non vorremmo mai leggere. Se poi si tratta di un’attività storica, di un artigiano – nostro socio – che per anni è stato colonna portante del tessuto economico e sociale del centro città, allora si parla di una ferita difficile da rimarginare. E’ il segnale di una città che lentamente muore, vittima di un’emorragia che nessuno vuole o può tamponare. Non nascondiamoci dietro a un dito: piazza Duomo, via Santa Maria, l’intero centro storico sta collassando. Non c’è vita, non c’è passeggio. Solo silenzio e vetrine vuote da anni”. Lo sostiene il direttore di Confartigianato imprese Massa Carrara, Gabriele Mascardi, a seguito dell’ennesima chiusura di una storica attività artigianale propria associata.

Il centro storico è sempre stato l’anima di Carrara, della nostra storia, ma lo stiamo perdendo. Inesorabilmente. Quello che era un tempo fulcro di ricchezza culturale, artistica, storica sta scomparendo, travolto dall’incuria, da politiche inadeguate, e soprattutto dalla mancanza progettualità delle istituzioni”. Che fare, per Carrara? Una domanda la cui risposta, secondo Confartigianato, risiede nella capacità delle istituzioni di saper leggere la realtà, alla luce degli errori del passato, e cominciare a costruire la nuova casa dal basso, dalle fondamenta, non dal tetto e da voli pindarici senza futuro.

Da sempre a Carrara si parla di rilancio, valorizzazione, pista ciclabile, recupero della marmifera, ma finita la campagna elettorale o la polemica politica, impera il silenzio e la rassegnazione. Mai un progetto che abbia gambe, mai un disegno definito che preveda per step interventi mirati per la riqualificazione, la promozione del territorio, il reperimento dei fondi, gli investimenti. Le vecchie amministrazioni hanno lasciato in eredità a quella attuale scelte che si sono purtroppo rivelate sciagurate, come zone pedonali e piano della sosta: proposte introdotte in via sperimentale e mai riviste. La vecchia amministrazione potrebbe aver fatto degli errori. Perseverare, però, non intervenire quando tutto chiude e cade a pezzi è scioccante – conclude Mascardi – E siamo anche stanchi di sentir parlare di Politeama, monoblocco, stadio o porto turistico. Basta dispendiosi sogni faraonici. Ripartiamo dal basso e subito. Programmare immediatamente, nero su bianco. Modificare con coraggio Ztl e isole pedonali. Lo si deve a quei vicoli che conservano la nostra storia e a quei coraggiosi imprenditori che hanno deciso di investire a Carrara, aprendo bottega o lottando per non chiuderla o trasferirla. Non ci mancano certo conoscenze, capacità, il ‘saper fare’ dell’artigianato locale. Altre realtà, altre amministrazioni ce l’hanno fatta. Perché Carrara non può?”.

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Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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