C’è maretta sulla situazione della Comunità Tiziano di Aulla, struttura che ospita pazienti problematici e dà lavoro a numerosi operatori. Il problema? Si parla di un possibile trasferimento dei pazienti da Aulla a Fivizzano, e questo, secondo amministrazione comunale e sindacati, solleva più domande che risposte.
Da un lato, il sindaco di Aulla, Roberto Valettini, ha sottolineato che i pazienti non sono “oggetti da spostare”, chiedendo che il presidio rimanga ad Aulla per garantire continuità e dignità sia agli utenti che ai lavoratori. Ha ribadito che il Comune, pur non gestendo direttamente il servizio, seguirà la situazione da vicino, chiedendo trasparenza e coinvolgimento delle istituzioni competenti.
Dall’altro lato, la CISL FP, con il segretario Enzo Mastorci, critica la mancanza di coordinamento tra ASL e il gestore privato (il gruppo La Villa). I sindacati chiedono garanzie chiare: sicurezza per i pazienti, un piano dettagliato per mantenere e migliorare il servizio nella sede attuale e il recupero degli spazi inutilizzati per aumentarne la capacità da 19 a 30 posti letto. Per ora, dice Mastorci, ci sono state solo parole, ma nessuna proposta concreta.
Il nodo resta sempre lo stesso: come tutelare un’utenza fragile e garantire condizioni dignitose ai lavoratori. Entrambi gli interlocutori, Comune e CISL, concordano su un punto: serve un tavolo urgente tra tutte le parti coinvolte, perché qui in ballo non c’è solo una struttura, ma la qualità della vita di chi la vive e di chi ci lavora.