Operazione antidroga condotta dagli uomini della Polizia di Stato, che ha portato alla denuncia di un cittadino italiano di origini straniere, per violazione della legge sugli stupefacenti. L’attività è stata svolta dagli uomini della sezione Narcotici della Squadra Mobile.
Non è sfuggito all’attenzione degli agenti, impegnati nei servizi di prevenzione e repressione del fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, l’insolito “pollice verde” di un giovane trentenne massese, il quale aveva allestito una vera e propria serra di piante di marijuana all’interno del suo appartamento.
All’artigianalità del tipo di coltivazione faceva da contrappeso la precisa e minuziosa organizzazione del metodo di coltivazione della pianta stupefacente. Infatti gli agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto un vero e proprio sistema organizzato costituito da un impianto professionale di essicazione, completo di lampade ad alta intensità U.V., corredato da dispositivi di estrazione, ventilazione e timer per il controllo della temperatura, all’interno del quale si dava corso al processo di “raffinazione” del prodotto finale costituito dalla sostanza stupefacente.
Durante la perquisizione sono stati ritrovati diversi barattoli contenenti all’interno la sostanza stupefacente, nonché materiale utilizzato per il relativo confezionamento, oltre a dei bilancini di precisione utilizzati per pesare la sostanza.
Nel corso dell’attività investigativa sono state appunto rinvenute una trentina di piante di marijuana, tutte fra i 50 cm e il metro e mezzo di altezza. Le piante sono state estirpate e poste debitamente sotto sequestro. La Polizia scientifica ha poi effettuato gli esami e i rilievi con il narcotest che hanno dato esito positivo al reagente specifico della marijuana.
Il soggetto già segnalato in passato per reati specifici è stato denunciato ai sensi dell’art. 73 del testo unico sugli stupefacenti; ora dovrà rispondere della coltivazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.