lunedì 23 Dicembre 2024

Cento nuovi treni, 1,4 miliardi di euro di investimenti, tecnologia e comfort al servizio dei pendolari della Toscana

Sono i punti cardine del nuovo Contratto di servizio ferroviario regionale 2019-2034 illustrato oggi da Regione Toscana e Trenitalia (Gruppo FS Italiane).
A fronte del rinnovo e dell’ampliamento del contratto Trenitalia investirà 1,4 miliardi di euro. La maggior parte dell’investimento (843,6 milioni di euro da parte di Trenitalia e 69 milioni da parte della Regione Toscana, per un totale di 912,6 milioni) riguarderà l’acquisto e la messa in servizio di 100 treni made in Italy di nuovissima generazione, il 90% dei quali entrerà in servizio entro il 2024. Sulle 14 linee regionali arriveranno 29 Rock, 25 altri nuovi treni elettrici; 44 ibridi (cioè dotati di motore diesel, pantografo per le linee elettrificate e batterie in grado di poter fare l’ultimo miglio su linee non elettrificate evitando di utilizzare il motore diesel), 2 locomotive di soccorso.

I primi 7 Rock sono attesi nel 2020, gli altri 22 Rock, 30 dei treni ibridi e i 25 nuovi elettrici (di cui 6 treni a 200 km/h) entreranno invece in servizio tra il 2021 ed il 2023, mentre gli altri 14 ibridi arriveranno nel 2030.
I nuovi treni saranno dotati di telecamere di videosorveglianza, wifi a bordo, arredi di maggiore comfort, spazi porta bagagli, prese elettriche, e daranno un importante contributo alla sostenibilità ambientale (-30% di consumi energetici, materiali riciclabili, più facilmente fruibili anche con la bici) e saranno accessibili alle persone con ridotte capacità motorie. Si stima che al 2024 tutta la flotta regionale sarà accessibile per chi ha mobilità ridotta.

Il restante investimento da parte di Trenitalia (445,1 milioni) servirà invece per:

– migliorare la manutenzione sia con interventi sugli impianti (71,9 milioni) che sulla manutenzione ciclica dei treni (198,5 milioni);
– rinnovare e modernizzare la flotta già esistente (82,5 milioni);
– migliorare la dotazione informatica (5,2 milioni) e tecnologica (87 milioni).

Ad oggi in Toscana circolano 775 treni regionali al giorno, per un totale di 232.000 viaggi al giorno. Sono attivi 4.700 punti vendita di titoli di viaggio e 4 impianti di manutenzione. In questo sistema lavorano 1.703 persone.

Il nuovo contratto di servizio, dal valore complessivo di circa 7 miliardi di euro, conferma la scelta della Regione Toscana di procedere all’affidamento diretto del servizio all’attuale gestore per 10 anni più altri cinque dovuti al ricco piano di investimenti che Trenitalia si è impegnata a portare avanti per migliorare la qualità del servizio ferroviario, il comfort dei mezzi e l’efficacia della manutenzione. Le tariffe per gli utenti non subiranno variazioni (ad eccezione dell’adeguamento annuale all’inflazione, non collegato a scelte regionali).

La scelta della Regione Toscana di affidare a Trenitalia il servizio regionale per quindici anni è confermata anche dal miglioramento della qualità del servizio registrata negli ultimi cinque anni, nonostante permangano criticità su alcune linee, che saranno affrontate e risolte anche grazie al nuovo contratto di servizio. Secondo le indagini di customer realizzate da Trenitalia, infatti, dal 2014 al 2019 la soddisfazione dei viaggiatori regionali è aumentata per tutti gli indicatori del viaggio, con punte fino al 25,4% per la pulizia, del 22,1% per la puntualità, del 12,2% per l’informazione a bordo. Sempre nello stesso periodo le cancellazioni si sono ridotte fino al 70% circa.

Nel 2018 la percentuale di cancellazioni della Divisione Regionale Passeggeri di Trenitalia, con l’1,5%, si è confermata un benchmark europeo. E’ infatti la più bassa rispetto ai principali operatori europei: SNCF 2%, UK 3,9%.

Nel nuovo Contratto di servizio saranno confermati gli attuali 23 milioni di treni/km e circa 500.000 bus/km (unità di misura utilizzata per calcolare il volume del servizio ferroviario), ma anche alcune importanti scelte fatte dalla Regione negli anni passati.
Tra queste l’applicazione di penali a carico di Trenitalia con soglie più sfidanti sulla regolarità del servizio e il miglioramento delle informazioni a bordo per innalzare i livelli di qualità del servizio e portarli agli obiettivi richiesti; il ‘bonus abbonati’ come forma di compensazione e tutela dell’utenza in caso di disservizi; la valorizzazione turistica delle linee minori e l’organizzazione di treni speciali per promuovere specifiche iniziative; l’attenzione alla presenza di un numero adeguato di carrozze per il trasporto di biciclette (strettamente legato alle politiche di promozione dell’uso della bici abbinata al treno, nell’ottica di una mobilità sempre più sostenibile).

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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