lunedì 23 Dicembre 2024

Castello di Terrarossa: polemica politica tra Barbieri e Valeri

Polemica tra maggioranza e opposizione a Licciana Nardi in merito al Castello diTerrarossa. L’assessore al  patrimonio e valorizzazione del territorio Giovanna Valeri replica al consigliere PD Maurizio Barbieri che nei giorni scorsi aveva dichiarato in una nota stampa che, da quando è in carica, l’amministrazione ha ridotto a solo quattromila euro le entrate per l’utilizzo del Castello di Terrarossa che oggi sarebbe ridotto a  una struttura fantasma e fatiscente.
“Vengo pungolata spesso sull’argomento e puntualmente rispondo molto semplicemente elencando la situazione “prima” e “dopo”: un elenco molto eloquente che toglie ogni possibilità di replica alla minoranza”, afferma Valeri, he prosegue “1) La ristrutturazione ed il recupero del Castello malaspiniano, erano stati fatti allo scopo precipuo di valorizzarne la vocazione turistica, con la destinazione dei 2 piani dell’ala sinistra ad uso Ostello/Foresteria per ospitare anche i Pellegrini della Via Francigena, dato che il Castello ne è punto-tappa accreditato, quindi autorizzato sia al rilascio della Carta del Pellegrino che alla sua vidimazione. Ebbene, pur essendo incredibile, quando si è insediata la nostra amministrazione nel giugno 2017, abbiamo scoperto che il percorso della Via Francigena era stato variato su richiesta dalla precedente Amministrazione comunale e tagliava fuori proprio il punto-tappa del Castello! Ci siamo quindi attivati  fin da subito e mi sono personalmente adoperata per chiedere il ripristino del vecchio percorso, fortunatamente subito concesso sia da Regione Toscana che da A.E.V.F. Nella primavera/estate 2018 hanno così ripreso a far tappa al Castello i viandanti pellegrini che oltre a timbrare la carta, hanno potuto prendere notizie al nuovo punto-Info appositamente allestito.
2) Una seconda riflessione va fatta poi sull’altra scelta impropria di chi ci ha preceduto, ovvero quella di collocare la sede del Comando dei Vigili Urbani dell’Unione dei Comuni proprio nel Castello. A questo fine, il primo piano dell’Ostello/Foresteria era stato svuotato di tutti gli arredi, quindi malamente gettati nel sottotetto che si trova sopra la Sala Consigliare e resi inutilizzabili: un insensato spreco di denaro pubblico!
3) Per quanto attiene agli spazi-studio, quello che ci siamo trovati dinnanzi al nostro arrivo un anno e mezzo fa, era veramente lontano da quella che si può definire una biblioteca. Ricordo che i libri e le riviste non erano neppure catalogati. La Sala Multimediale era stata smantellata, lasciandovi solo 2 postazioni PC mentre le altre erano state utilizzate per le sostituzioni delle attrezzature guaste a Palazzo comunale. Abbiamo regolamentato gli orari di apertura ed in definitiva abbiamo lavorato per riportare la biblioteca alla sua originaria connotazione.
4) Anche l’archivio storico era stato smantellato!! Abbiamo subito lavorato per ripristinare la versione digitale dell’archivio storico che è stato nuovamente reso fruibile a tutti in modo da preservare la consultazione cartacea che, per evitare il deterioramento di un materiale così delicato può essere effettuata solo su richiesta avvallata dall’ufficio competente.
5) Infine, solo in un anno di amministrazione abbiamo organizzato oltre 20 eventi e con il nuovo anno 2019 ne abbiamo già realizzati un paio ed organizzati una decina da qui a maggio. Concludo menzionando l’Istituto di Valorizzazione dei Castelli con il quale abbiamo ripreso un rapporto proficuo di  cui negli anni passati si erano perse le tracce”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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